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Il CT della Nazionale Italiana Conor O’Shea fa chiarezza sulle scelte della formazione che scenderà in campo sabato all’Olimpico contro gli All Blacks. Sono sorti diversi dubbi nel vedere McLean schierato primo centro e Padovani estremo, entrambi i trequarti non giocano con continuità nel ruolo. Giulio Bisegni all’ala è una novità assoluta in quanto ha solo giocato una partita con le Zebre sabato scorso in questo ruolo. Ci sono due sorprese nel primo XV, Giorgio Bronzini e Maxime Mbanda sono le scommesse di O’Shea e su questi due ci sentiamo di approvare la scelta, avanti le nuove leve! In seconda linea abbiamo un’altra scelta bizzarra, il terza linea delle Zebre Andries Van Schalkwyk viene spostato in seconda, lui che in seconda linea non ci gioca da quando era in Sud Africa, ovvero 4 anni fa…. In panchina invece non ci spieghiamo la non presenza di Simone Ferrari, pilone destro del Benetton che sta giocando sempre titolare nella mischia di Treviso, mischia chiusa bianco verde che sta andando molto bene in questa prima parte di stagione. 

Leggiamo di seguito le dichiarazioni di Conor O’Shea riguardo alla partita con gli All Blacks dal sito Federugby:

“La vittoria, i risultati, sono la mia responsabilità, quella dei giocatori è la prestazione. So che abbiamo molto potenziale in Italia, dobbiamo rompere il cerchio di critiche che ci circonda, diventare più consapevoli delle nostre qualità”.

“Non è il risultato che conta, ma la prestazione. In questo senso la partita di sabato è perfetta per noi. Nei prossimi tre, quattro anni giocheremo per cambiare il rugby in Italia, è il nostro lavoro”.

Riguardo invece alle scelte di formazione che qualcuno ha definito “sperimentale”:

“La nostra formazione non è per nulla sperimentale, è la migliore possibile, giocare è l’unico modo per fare esperienza e non vedo l’ora di vedere Bisegni all’ala, mentre Bronzini ha fatto un ottimo inizio di stagione con la Benetton e sarà interessante vedere Van Schalkwyk, che volevo portare agli Harlequins, in seconda linea dove ha giocato molto con i Blue Bulls” ha spiegato O’Shea.

“Le fasi di conquista saranno fondamentali, ma anche il fitness per coprire tutto il campo sarà cruciale. Voglio vedere una squadra che gioca per ottanta minuti, abbiamo un piano di gioco che dobbiamo rispettare. Non giocheremo come l’Irlanda, il Galles o l’Australia, dobbiamo giocare come l’Italia”.

“Non possiamo prendere il piano di gioco dell’Irlanda e copiarlo, è un piano che si è sviluppato negli ultimi anni, ci sono giocatori come O’Connell, O’Gara o O’Driscoll che hanno cambiato il rugby irlandese e sabato altri hanno raccolto il frutto del loro lavoro. La vittoria irlandese non è un successo nel mezzo del nulla, ma un percorso che viene da lontano e quello che dobbiamo fare noi è lavorare per contribuire a cambiare il rugby italiano”. Le parole di uno che è stato giocatore (estremo) dell’Irlanda. 

“Per Bronzini - ha detto O’Shea commentanto le scelte in formazione - è una grande opportunità quella di esordire contro la Nuova Zelanda, Gori ha avuto poco spazio dopo i problemi al ginocchio successivi al tour ed anche Violi sta bene. Abbiamo buone opzioni a nove, compresi Palazzani e Tebaldi, ma Bronzini si è meritato questa chance. McLean a primo centro è un’opzione in più per il nostro gioco al piede insieme a Canna e Padovani ed anche a Allan che parte dalla panchina”.

La Nuova Zelanda è la migliore squadra al mondo, la sconfitta con l’Irlanda non ha cambiato questo, ma quello che voglio vedere è una squadra che gioca al meglio e non si arrende mai. Questo è quello che mi aspetto”

“Il sistema italiano è molto meglio di quello che tanti pensano, la gente dovrebbe venire e vedere come si lavora in questo Paese” ha concluso O’Shea. 

 

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