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Foto Rugby Romania
Foto Rugby Romania

Nessuna squalifica per il seconda linea della Romania Adrian Motoc, espulso durante l'ultima partita persa 57-7 contro l'Italia a causa di un fallo su Michele Lamaro. 

La commissione indipendente delle Summer Series che l'ha giudicato, composta da Rhian Williams Chair (Galles), Leon Lloyd (Inghilterra) e John Langford (Australia), ha confermato l'equità del cartellino rosso, ma gli ha riconosciuto le attenuanti. «Il comitato ha applicato l'Head Contact Process - spiegano i giudici nel comunicato - e concluso che le azioni del giocatore meritavano il cartellino rosso; ma ha determinato che al giocatore non possono essere negati i benefici della mitigazione, perché le sua azioni non sono state "sempre illegali"; questo per l'improvviso e significativo movimento del numero 7 dell'Italia, che si è mosso dalla ruck per ricongiungersi alla linea difensiva; il giocatore non ha avuto contato con la testa del numero 7 dell'Italia; se non fosse stato per questi fattori, l'azione del giocatore sarebbe stata legittima».

Niente squalifica perciò. Motoc può riprendere subito a giocare. Ma se la sua azione sarebbe stata legittima senza lo spostamento di Lamaro, perché il cartellino rosso è meritato? Evidentemente la volontarietà del gioco pericoloso non conta con le nuove norme. Conto solo la potenziale pericolosità. Oppure, secondo la teoria già esposta nei casi Fagerson, Farrell, Vunipola, la clemenza dei giudici compensa la severità degli arbitri sottoposti a norme regolamentari troppo rigide per i contatti con la testa.