Litalrugby torna a casa, concluso il tour estivo 2014
Londra (Inghilterra) – Si scioglie all’aeroporto Heathrow il gruppo dell’Italrugby: la Nazionale è atterrata oggi pomeriggio nello scalo londinese, proveniente da Tokyo dove ieri gli Azzurri del CT Brunel hanno chiuso il tour estivo sconfitti per 26-23 dal Giappone.
Ed è proprio il CT, all’indomani della battuta d’arresto giapponese, a tracciare il bilancio dell’estate internazionale dell’Italia: “Ovviamente – spiega il tecnico francese – siamo delusi dai risultati, soprattutto perché ancora una volta non siamo riusciti a portare a casa delle partite che avremmo potuto vincere. Abbiamo concesso troppi punti facili – dice Brunel – e l’indisciplina è stata sicuramente uno degli aspetti negativi della tournèe”.
“Questo tour è arrivato al termine di un anno difficile e particolare, con alcuni giocatori che non si sono espressi come in passato o hanno faticato a confermarsi a certi livelli: la capacità di mantenere uno standard di prestazione sul lungo periodo è una delle richieste principali dell’alto livello ed alcuni ragazzi devono ancora abituarsi a garantire questo standard con continuità”.
“Anche le assenze – prosegue Brunel – hanno fatto la differenza. Questo tour indica che ancora non abbiamo la necessità per permetterci di affrontare un tour di questo tipo con tranquillità senza dieci possibili titolari”.
“Ci sono, però, anche diversi aspetti positivi su cui soffermarci. In primis, voglio ringraziare a nome di tutto lo staff Quintin Geldenhuys che ha confermato le doti di leadership che ci hanno spinto a nominarlo capitano. Ed i tre esordienti Palazzani, Andrea De Marchi e Chistolini hanno fatto vedere buone cose quando sono entrati in campo e dimostrato che, in futuro, possiamo contare su di loro”.
“Adesso – conclude il CT – guardiamo già alla prossima stagione, a cominciare dai Cariparma Test Match di novembre dove spero potremo contare su tutti i giocatori convocabili. Sarà un anno fondamentale: entriamo nella stagione che porta ai Mondiali e non posso che augurarmi che, già da novembre, torniamo ad esprimerci su livelli diversi da quelli di quest’anno”.
Anche Quintin Geldenhuys, capitano della Nazionale in questo tour estivo, fa un bilancio più approfondito dopo le impressioni a caldo della conferenza stampa del post-partita: “Dopo tre partite così per me il bilancio non può che essere davvero negativo: sia per Zebre che per Treviso è stata una stagione lunga e difficile, adesso è il momento che tutti noi ci guardiamo dentro per capire dove migliorare e non ripetere un anno come questo” ha detto il seconda linea delle Zebre e dell’Italia, ieri alla quarantanovesima apparizione in cinque anni sulla scena internazionale.
“Abbiamo lavorato insieme un mese durante questo tour, ma ugualmente ci sono stati troppi errori individuali. E se con Fiji e Samoa potevamo anche parlare delle difficoltà climatiche, queste ieri non c’erano. Il fatto è che abbiamo sbagliato cose molto facili come passaggi e placcaggi: tutti problemi individuali, non c’è un problema di squadra. Un anno fa sapevamo tenere palla a lungo per costruire le nostre azioni, oggi fatichiamo a mantenere il possesso. Molti dei problemi sono di questo tipo, di natura individuale: ognuno di noi deve tornare a casa e lavorare sulle proprie debolezze”.