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Parma – Dopo quattro settimane di lavoro di preparazione alla prossima stagione di RaboDirect PRO12 ed Heineken Cup svolto a Parma tra la palestra dello SportCenter ed i campi della Cittadella del Rugby, le Zebre domani partiranno per la Francia per continuare il lavoro di avvicinamento al primo impegno ufficiale della stagione previsto il primo weekend di Settembre in Irlanda contro il Connacht: primo turno del campionato celtico. Il programma della tournée francese prevede tre gare amichevoli nell’arco di 15 giorni contro tre formazioni del campionato PROD2. A poche ore dalla partenza è stato l’head coach bianconero Andrea Cavinato ad illustrare obiettivi e progetti per la franchigia federale.

Domani la partenza per la Francia, qual’é l’obiettivo della tournée?
"Provare in campo le soluzioni del sistema difensivo ed offensivo studiate negli allenamenti. Non esiste un rugby difficile ma solo un rugby ambizioso: non si parla di difficoltà ma di volontà di fare cose diverse per crescere. La priorità sarà quella di osare."

Come sono state queste prime settimane di lavoro a Parma? Su cosa si è focalizzato lo staff tecnico?
"Abbiamo lavorato sui momenti più frequenti di una gara di rugby 1) i punti d’incontro 2) la qualità del passaggio. In particolare abbiamo lavorato per provare ad occupare tutto lo spazio nella fase d’attacco. L’attività si svolge in un modo diverso dal campionato Eccellenza, qui c’è un staff allargato di professionisti che fa la differenza."

L’entusiasmo dei nuovi arrivati e degli invitati dallo staff tecnico è stato e sarà un ingrediente fondamentale del gruppo?
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Quando finisce una tournée come quella della nazionale, la maglia azzurra va riconquistata da parte di chi la vuole maggiormente; a partire dal club. A novembre penso avremo molti ragazzi impegnati con la nazionale: ritengo che tutti i giocatori invitati a cominciare la preparazione con noi avranno la possibilità di tornare rispetto alle necessità che avremo nelle finestre dei test-matches e del Sei Nazioni."

Con che spirito affronti questa stagione? Quale l’obiettivo e cosa promettere ai tifosi bianconeri?
"Il mio è uno spirito semplice: non faccio mai nulla solo per farlo. Ho accettato questo ruolo perché penso che la squadra, dopo la crescita della scorsa stagione, possa fare un altro passo avanti. Sono molto sereno ed ottimista perché conosco la qualità dei giocatori e dello staff: posso contare su persone che non si accontentano."

Presentaci la rosa a tua disposizione, ci sono tutti gli elementi per affrontare al meglio due competizioni difficili come PRO12 ed Heineken Cup?
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Non amo parlare dei singoli, se la società ha deciso di comporre questa rosa è perché sono state fatte scelte concordate anche con lo staff della nazionale su giocatori di qualità che hanno dimostrato qualità. Gli stranieri devono dimostrare la loro volontà di concorrere per obiettivi precisi. I giocatori provenienti dal Benetton Treviso (Iannone e Toniolatti NDR) li ho voluti personalmente: due ragazzi dei quali conosco ed apprezzo le doti atletiche e soprattutto quelle di veri combattenti."

Che campionato sarà la prossima RaboDirect PRO12? Molti i ritiri eccellenti e le partenze di campioni affermati verso Inghilterra e Francia. Grazie anche all’esperienza maggiore di diversi giocatori, pensi che il gap tra le formazioni italiane ed il gotha celtico si possa ridurre?
"Non credo che le altre formazioni si siano indebolite. I ritiri ci sono al termine di tutte le annate, sono una cosa normale. Sono convinto che sarà un campionato difficile e fondamentale per costruire le formazioni nazionali ad un anno e mezzo dall’appuntamento del mondiale inglese 2015: con il suo avvicinarsi diminuiscono le possibilità di esperimenti da parte dei tecnici. Per questo sarà un PRO12 duro e molto performante."

Come cambierà il rugby con la nuova regola sulla mischia chiusa, cosa succederà? Meno falli fischiati per i calciatori e più importanza per la tecnica d’ingaggio?
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Aspetto anch’io le prime gare per capirne di più. All’ultimo incontro dei tecnici del Sei Nazioni sono emersi molti pareri discordanti, bisogna aspettare le prime gare ufficiali."

Le Zebre e Parma: cosa servirà da parte della squadra per far innamorare il pubblico?
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Sono convinto che se si vince il pubblico viene maggiormente allo stadio. Lo spettacolo nello sport è la vittoria. Vogliamo dare la possibilità al pubblico di sentire le Zebre “La” squadra di Parma non un oggetto temporaneo calato in questa città."

Ultima domanda, in cosa uno staff tecnico può incidere di più? Qual è il ruolo di un allenatore nel rugby moderno: più gestore di talenti o più educatore di gioco e mentalità?
"E’ un ruolo di manager in cui bisogna avere le capacità di gestire le situazioni. Bisogna avere fiducia nei collaboratori e nei grandi professionisti che gestiscono le aree strategiche: tecnica, analisi video, medica e fisioterapica."

 

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