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Massimo Giovanelli, candidato alla presidenza della Federazione italiano rugby, nella sua intervista a Rugbymeet afferma: «Il successo del progetto Benetton poggia le sua basi sull'innesto della licenza in una struttura societaria solida e fortemente radicata sul territorio. Una storia sportiva di successo, impiantistica adeguata ed un forte legame con il sistema imprenditoriale veneto, sono le basi solide su cui ha progredito un progetto sportivo ambizioso che ad oggi alimenta, nel bene e nel male, la Nazionale».

I 292 voti del Benetton

Il Benetton, è risaputo, in questo modello di sviluppo federale è la società guida del rugby italiano. Perché, ci ha chiesto più di qualche lettore, non compare nella Top20 delle società italiane con più voti alle prossime elezioni Fir, domenica a Bologna? Perché la società presieduta da Amerino Zatta e al vertice del movimento italiano di voti ne ha soli 292: per la precisione 216 in quota dirigenti, 50 in quota giocatori e 26 in quota tecnici. È sotto la quota dei 300 che caratterizza la Top 20 (vedi articolo). Meglio del Benetton in provincia di Treviso oltre al Villorba (10° con 418 voti) fa anche il Casale sul Sile (293).

Insieme al Mogliano fanno 510 voti

Diverso sarebbe se usassimo per il Benetton il criterio usato per gli altri club, dove abbiamo sommato i voti delle società junior o di quelle che sono le seconde squadre. Allora bisognerebbe sommare ai 292 voti i 218 del Mogliano, di fatto una seconda squadra del Benetton fra uso dei permit player e scambio di giocatori. Arriveremmo allora a 510 voti, collocando il Mogliano-Treviso al 4° posto dietro solo a Colorno, Valsugana e Petrarca. Sarebbe però una forzatura. Anche se il Mogliano voterà probabilmente lo stesso candidato presidente del Benetton, è il caso di tenere le due realtà distinte.

Altre curiosità

Oltre alle 20 società in classifica, le uniche altre due che superano i 300 voti sono la Primavera (Lazio) con 306 e il Perugia (Umbria) con 304. Quindi su 419 società al voto ben 397 hanno meno di 300 voti. Anche le tre società delle regioni con un solo club sommate non arrivano a quota 300: Stade Valdotain (Val d'Aosta), Hammers Campobasso (Molise) e Cosenza (Calabria) insieme hanno 285 voti. Contrapposta alla Top 20 dei big c'è la Top 15 dei più piccoli, cioè i club che hanno solo 10 voti, il minimo, e sono alle soglie dell'inattività. Questa speciale classifica tocca nove regioni.

La Top 15 dei più piccoli

Cinghiali (Bologna)

Virtus Cesena

Aprilia (Latina)

Velletri (Roma)

Lepini (Roma)

Arnold Roma

San Marzano (Genova)

I Bresciani (Brescia)

Levrieri (Brescia)

Tigri Mantova

Pretoriani Recanati (Macerata)

Foggia

Malarazza Catania

Rugby Massa 

Rondini (Treviso)