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La strada per la Nations League si fa più tortuosa del previsto, e se il campionato è in cantiere per dare altro ossigeno al mondo del rugby, questo primo naufragio rischia di creare tanti attriti tra SANZAAR e Six Nations.

Sembra infatti che il torneo biennale, che coinvolgerà dodici nazionali (Sei Nazioni, Rugby Championship e l'aggiunta di Fiji e Giappone), aveva attirato l'attenzione dei qatarini pronti ad un grande investimento, secondo quanto riporta PlanetRugby.

 

Si parlava di 800 milioni di sterline per quattro edizioni

In Qatar era forte l'interesse di ospitare la fase finale del World Rugby Nations League, con la prima edizione prevista nel 2026, con i match decisivi da disputare a Doha.

Un investimento da 800 milioni di sterline che avrebbe dato grande ossigeno all'emisfero sud. Le federazioni di Australia, Sudafrica e Nuova Zelanda hanno lottato non poco con i problemi finanziari negli ultimi anni (causa Covid) e questo investimento era manna dal cielo.

 

Il Sei Nazioni fa saltare l'accordo

E invece tutto è saltato. A dire di No sono state le federazioni costituenti del Sei Nazioni, le cui decisioni (sulla base della costituzione del torneo) vengono prese all'unanimità. Non c'è una federazione contraria, o tutti dentro o niente.

E con il No del Sei Nazioni l'accordo non è andato in porto. Al momento non si conoscono le ragioni di tale decisione, così dura dal punto di vista economico, sta di fatto che il SANZAAR ora è pronto ad avviare un'azione legale per ottenere un risarcimento dal Six Nations Ltd., dato il danno economico causato da questo mancato accordo.

 

Ora si cercano nuovi orizzonti… gli USA?

La Rugby World Cup del 2031 potrebbe rappresentare un punto d'arrivo. Negli States è necessario far crescere la popolarità della palla ovale in vista dei Mondiali, e organizzare in Nord America la Nations League potrebbe essere la strada più percorribile.