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Lo avevamo annunciato qualche giorno fa ed ora la notizia è ufficiale, l’ex tecnico della Benetton Treviso Umberto Casellato sostituirà Eugenio Eugenio sulla panchina delle Fiamme Oro dalla prossima stagione.  

Umberto Casellato, trevigiano di 47 anni, ha collezionato 10 presenze con la Nazionale maggiore dal 1990 al 1993 e ha esordito come allenatore nella stagione 2007-2008 con il Venezia-Mestre. In Eccellenza ha allenato Rovigo e Mogliano, con il quale ha vinto uno storico scudetto nel 2013. Nel 2014 inizia la carriera in Pro12 come assistant coach delle Zebre Rugby, nel 2015 è diventato Head coach della Benetton Treviso per poi essere esonerato a metà stagione.

Le interviste da Fiammeoro.it: «Il cambio di allenatore si era già prospettato nello scorso dicembre – dichiara il presidente Armando Forgione – quando Eugenio ci ha comunicato che a fine stagione avrebbe dovuto abbandonare la guida tecnica per improvvisi sopraggiunti problemi familiari, che gli imponevano di ritornare a casa. Dunque, una decisione presa ben prima che il nostro tecnico, a gennaio, rimettesse il proprio mandato nelle mani della dirigenza. Da lì è nata la necessità di mettersi in cerca di un nuovo allenatore. Il concomitante esonero di Casellato da parte della Benetton ci ha consentito di rivolgere le nostre attenzioni al tecnico veneto che, dopo alcuni mesi, ha sciolto la riserva accettando entusiasticamente la nostra offerta.  Ringrazio Eugenio per il lavoro svolto finora e che sta dando i suoi frutti. Gli auguro di chiudere nel migliore dei modi questo campionato e, soprattutto, di risolvere quei problemi che lo hanno portato a questa sofferta decisione».

«Sono riconoscente al presidente Forgione di avermi dato l’opportunità di tornare ad allenare – ha detto il futuro allenatore cremisi, Umberto Casellato – e soprattutto con le prospettive che avevo lasciato a Mogliano, ossia quelle di organizzare e coordinare la direzione tecnica di un’intera società. Subentro ad un grande allenatore, ma soprattutto ad un caro amico che ha già avviato un certo tipo di lavoro e per questo ringrazio Eugenio che mi ha spianato la strada. Arrivo in una Società ambiziosa che ho conosciuto dai racconti di mio padre quando mi parlava dei mitici Cremisi contro i quali giocava negli Anni ’60-’70. Lo scopo che mi prefiggo con le Fiamme è quello di cercare di essere un modello e un riferimento, giacché anche istituzionalmente così credo debba essere».

 

Foto Alfio Guarise

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