Gli Unsung Heroes del Sei Nazioni
In questi due primi turni di Sei Nazioni si è parlato molto dei soliti fenomenali giocatori, di ogni nazione partecipante, ma in pochi parlano degli “UNSUNG HEROES” i cosiddetti eroi non celebrati, a cui si deve molto. Quei giocatori che quando ci sono non li vedi mai fare azioni spettacolari, ma che quando non ci sono ne risente la performance dell’intera squadra. Abbiamo individuato un paio di questi giocatori per ogni Nazionale partecipante al torneo più antico del mondo. Partiamo dai campioni in carica dell’Irlanda.
IRLANDA
Il primo giocatore di cui andiamo a parlare è la terza linea Josh Van Der Flier, un gran combattente soprattutto in fase difensiva, uno dei migliori placcatori nella prima partita contro l'Inghilterra, lavoratore instancabile. Il secondo giocatore è James Ryan, seconda linea di grandi doti fisiche che atletiche, uno dei migliori ball carrier del torneo, un cavallo da battaglia.
ITALIA
Nonostante le due sconfitte nelle prime due giornate, i giocatori che possiamo inserire in questa categoria sono David Sisi, molto presente sia in fase offensiva che difensiva con una gran mole di lavoro, e Abraham Steyn, in gran stato di forma, è per ora uno dei migliori del torneo per palloni recuperati.
SCOZIA
Qui parliamo invece di due “nuovi arrivati". Il primo Jamie Ritchie, terza linea che ha messo a segno 40 placcaggi solo nelle prime due giornate, uno dei migliori della Scozia. L'altro “Eroe" invece è il centro di origine australiana Sam Johnson, autore di due incredibili performance contro Italia e Irlanda segnando anche una meta contro questi ultimi, giocatore dotato di grande talento.
FRANCIA
In questa Francia travagliata spuntano due guerrieri che non si danno mai per vinti e che lottano fino alla fine, entrambi nel reparto di terza linea: Wenceslas Lauret, il tipico giocatore di trincea, gran combattente e uno dei migliori giocatori nel breakdown (la sua mancanza si è sentita molto nel match contro l'Inghilterra), infine abbiamo Arthur Iturria, sempre presente in ogni situazione di gioco e fondamentale in touche come in mual, che fa del dinamismo la sua arma più forte.
GALLES
Uno dei giocatori più rappresentativi dei Dragoni e di questa categoria, è sicuramente Ken Owens, tallonatore ruvido nel modo di giocare e dotato di gran spirito di sacrificio. L'altro giocatore, definito in Galles come uno dei migliori prospetti, è la terza linea Thomas Young (figlio d’arte, il padre Dai allena i Wasps), che con l'Italia è stato uno dei giocatori fondamentali per la vittoria, dominando con il suo fisico nei punti d'incontro e in giro per il campo.
INGHILTERRA
Infine la ciliegina sulla torta, i due giocatori che più di tutti meritano il titolo di “UNSUNG HEROES". Le terze linee Mark Wilson (numero 6) e Tom Curry (numero 7), fra i migliori placcatori del torneo e leaders nel recupero di palloni, due veri e propri “cani da caccia”. Due pedine fondamentali e insostituibili nella formazione inglese.
E voi….cosa ne pensate? Ne avete altri da citare?
Di Giovanni Caselli
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