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Tante mete, tanta pioggia, scampoli di rugby di qualità e un Rovigo nettamente superiore. Gara 1 va in archivio con Rovigo proiettato verso la finale. A meno che il Petrarca non cambi pelle e testa nei prossimi 15 giorni.

Ecco le pagelle

Arbitro Liperini: chiede il Tmo sulla meta di Barion, amministra la chiusa con un buon democristiano ai tempi della Balena bianca, amministra il vantaggio con una omogeneità difficile da percepire e comprendere ma tiene in pugno la partita con mestiere e competenze che mai sono in discussione. Voto 7

Rovigo

Basson: sbaglia di parecchio il calcio al 4’ da un posizione per lui non impossibile, ci ritenta all’8’con la pedata del pareggio ma è palo. Poi trasforma le due mete e si dimostra una sicurezza sotto l’acqua nei palloni alti. Al 31’ alleggerisce la pressione con una cannonata di 50 metri che esce dopo aver toccato il prato. Perfetto! Macchia la sua prestazione con l’errore su calcio di invio in apertura di ripresa che porta il Petrarca a installarsi nei 22 d’attacco. Manca la touche che mette in moto l’azione del Petrarca che si conclude con la meta di Bernini. Voto 7

Torres: alla prima palla alta commette l’in avanti che manda Nikora sulla piazzola per il primo vantaggio padovano. Al 30’ cesella una presa al volo in ripiegamento che è da applausi. Concede replica al 40’ ma la palla esce dalla parte di Padova. Voto 7

Majstorovic: le sue mani, tradizionalmente poco educate al passing game, sono d’oro in occasione della seconda meta personale di Basson. Voto 7

McCann: una carica degna di nota al 63’ e qualche buona chiusura sulle poche palle al largo dei padovani. Voto 6

Barion: Al 10’ ci crede e sul destro assassino di Rodriguez plana in meta per la prima marcatura pesante dei suoi. Il resto è ordinaria amministrazione. Autorevole e affidabile. Voto 7

Rodriguez: Prova ad attaccare sulla prima palla utile al largo. Magistrale il suo esterno destro che lancia Barion per la meta del sorpasso al 10’. Gioca solo 40’ ma merita la sufficienza. Voto 6

Chillon: il cambio di fronte che al 27’ manda in meta Basson sulla bandierina è da Treccani del gioco del rugby, attento e lineare nella gestione dei palloni d’attacco, non disdegna iniziative personali che tengono in costante allarme la difesa dei suoi ex compagni di maglia. Voto 7

Ferro: si fa male alla mezz’ora, di lui resta un paio di buone carica negli spazi ristretti. nc

Lubian: Partita di sostanza sui punti d’incontro e in fase di placcaggio. Quando serve, lui c’è, da tanto tempo. Voto 8

Ruffolo: partita tutta cuore e lavoro molto oscuro. Voto 6

Parker: muscoli, volume e esperienza nel gioco raggruppato e in rimessa laterale: è lui il riferimento del pack polesano. Voto 8

Boggiani: diligente e aspro nella battaglia sui punti d’incontro. Voto 7

Iacob: Tiene il lato opposto all’introduzione accusando qualche momento di appannamento, ma il campo pesante è un avversario infido e difficile da controllare. Voto 7

Momberg: Meta di potenza la sua al 15’, qualche incertezza nel lancio, ottimo pilota del drive rossoblu. Un leader. Voto 7 

Muccignat: cede male al 18’ in chiusa e consegna a Minniti la palla del 6-14. Sua la progressione che mette in moto la premiata ditta Rodriguez-Majstorovich-Basson per la meta del bonus al 36’. Voto 7

Balboni: in campo per gli ultimi 20’ con il compito di dare consistenza al blocco dei primi cinque. Voto 6

De Marchi: sostituisce Ferro infortunato, lavoro oscuro, da premiare. Voto 6

Mantelli: entra al 40’ per Rodriguez. Sbroglia  un situazione delicata dentro i 22, il suo piede è potente anche se non accuratissimo. Voto 6
 

Petrarca

Menniti-Ippolito: Sotto pressione e sotto la pioggia emergono tutti i suoi limiti in fatto di sicurezza sui palloni alti. Voto 5

Ragusi: esce al 36’ nc

Benettin: bel fraseggio al 58’ con Bettin lungo l’out destro. Pochissimo il resto, ma non per colpa sua. Voto 6

Bacchin: si segnala per un paio di placcaggi ben portati e per un tentativo di avanzamento nell’intervallo nel primo tempo. Al 50’ protesta e obbliga Liperini a punire i suoi che per 4’ avevano fatto a sassate a meno di un metro dalla linea bianca. Roba da torneo dei bar, che da un professionista… Voto 4

Bettin: Con la retina da farfalle a maglie larghe sul box di Chillon al 13’ che vale la rimessa sui 5 per Rovigo da cui nasce la meta di Momberg. Voto 4

Nikora: suo l’in avanti mortifero che innesca l’azione della meta di Barion, poco di buono da segnalare fino alla fine. Voto 5

Su’a: meno intraprendente e accurato del solito nella trasmissione, gioca dietro a un pack che non è mai dominante. Sua la fiammata al 76’ che porta il Petrarca fino a cinque metri dalla meta. Più fumo che arrosto. Voto 5

Michieletto: carica da calcio d’invio e si danna l’anima per dare sostanza all’azione di un pack che sembra poco disposto a imporre la propria legge nella zona di collisione: Voto 6

Conforti: lineare nelle coperture e nell’assistenza ai suoi nei rari tentativi di avanzamento. Voto 6

Nostran: Monumentale il recupero a terra al 12’ che salva il Petrarca da un’altra meta, porta due palloni oltre il vantaggio nel corso di un primo tempo in cui la metà campo del Rovigo è stata davvero poco frequentata. Voto 7

Salvetti: aggiunge poco all’efficienza di un reparto senza rifornimenti e costretto, fin da subito, a tamponare. Voto 5

Saccardo: ottimo in rimessa laterale dove si conferma il migliore dei suoi. E anche fuori si fa rispettare. Voto 6

Rossetto: si fa beccare da Liperini in spinta anticipata al primo ingaggio e alla seconda crolla sotto la spinta della prima linea rossoblu. Voto 5

Ferraro: lotta e schiuma rugby come ha sempre amato fare, lo tradisce la tendenza a entrare dalla parte sbagliata sui punti d’incontro. Voto 6

Scarsini: si distingue due volte per la perfezione dell’assetto e i tempi di spinta. Ma anche lui paga il campo poco praticabile quanto a stabilità degli appoggi. Voto 6

Acosta: dentro al 53’, si presenta con una spinta vincente che destabilizza il pack di Rovigo. Bene fino alla fine pur senza acuti degni di nota. Voto 6

Bernini: entra per Salvetti al 57’, sua la meta dell’onore al 62’. Voto 6

Fadalti: entra per Ragusi e si presenta con uno scippo ai danni di Torres, al 52’ si immola e salva la baracca dopo un errore di Minniti in presa. Al 56’, da primo attaccante in piedi crea scompiglio a ridosso dei 22. Al 60’ fila sotto la tribuna Quaglio, calcia a seguire e, forse, lo placcano in ritardo. L’attaccante più pericoloso del Petrarca è lui. Voto 7

Delfino: sua la meta al 77’ che rende meno umiliante lo scarto finale. Voto 6

 

Tabellino formazioni e statistiche di Rovigo - Petrarca

Foto Alfio Guarise