Il presidente Fir Alfredo Gavazzi su Accademie, Stadio Flaminio e Terza Franchigia
Con la tournée in Giappone si è chiusa ufficialmente la stagione del rugby italiano 2017/18. Quella che verrà avrà una novità importantissima soprattuto per quanto riguarda FIR e Nazionale maggiore: il Nuovo Sponsor. La compagnia assicurativa che siglerà la partnership con l’Italrugby (Cattolica Assicurazioni ndr) verrà presentata ufficialmente martedì è andrà a sostituire la scritta Cariparma sulla maglia azzurra dopo 12 lunghi anni di sponsorizzazione. Manca inoltre un secondo sponsor di maglia, quello che solitamente appare sulla schiena, l’Italia ne è priva dopo che anche Edison ha abbandonato dal 31 dicembre.
In una interessante intervista apparsa sulla Gazzetta dello Sport il Presidente Fir Alfredo Gavazzi tira le somme sulla Nazionale, parla di Accademie, della nuova sede federale che dalla curva dello Stadio Olimpico si sposterà al Flaminio e conclude azzardando una terza Franchigia con base a Roma.
Quale sarà il futuro delle Accademie?
“Aumenteremo le Accademie in linea con la ristrutturazione voluta da Stephen Aboud, sarà fatto dal 2020-2021, da quando cioè non avremo più certe cifre da versare al Pro 14, puntiamo ad averne una seconda per l’under 20 e una quinta per l’under 18. Nel primo caso pensiamo a Treviso, nel secondo a una sede al Sud, per esempio Napoli o Benevento”.
Quella per il Rugby Seven è stata da poco annunciata.
“Era in cantiere da tempo, in collaborazione con la Polizia di Stato. Non siamo ancora pronti a partire, ma spero lo saremo in tempi brevi. L’obiettivo a lungo termine, soprattutto con le ragazze, è l’Olimpiade.”
La nuova sede operativa della Federazione Italia Rugby sarà allo Stadio Flaminio, che dal 2000 al 2011 è stato già sede del Sei Nazioni e ora è in disuso.
“Sposteremo li i nostri uffici dall’Olimpico e, oltre al campo, sfrutteremo strutture e servizi, palestre e piscine incluse. Ci vorrà un paio di anni.”
Per quanto riguarda la questione costi dell’operazione, Gavazzi, che da quai 6 anni è presidente in carica, risponde così: “abbiamo definito una partnership col Coni. Tra ottobre e dicembre sigleremo una convenzione che coinvolgerà anche il Comune. Chiederemo un finanziamento al credito sportivo: il Coni ha in mano un progetto da 16-18 milioni. La gestione sarà di entrambi, FIR e CONI.”
Si è anche parlato dell’ipotesi terza franchigia.
“Treviso e Zebre resteranno le uniche fino al 2021. Poi, col Pro 14 che spinge e del quale nel 2019 diventeremo soci a tutti gli effetti, l’ipotesi diventerà tutt’altro che peregrina. Soprattutto col Flaminio a disposizione e senza dimenticare un possibile coinvolgimento del Tre Fontane. Milano? Manca un impianto e il Comune latita”.
Che stagione è stata quella della Nazionale? Che voto darebbe?
“Avessimo vinto contro la Scozia 6.5, così 5.5. Quel che mi piace, al di là della vittoria in Giappone, è che O’Shea sta allargando sempre più la base. E ciò che mi fa essere ottimista è che le due ultime under 20 sono state di gran qualità. Come lo è l’attuale under 18. Oggi, poi, il vivaio è unico: dieci anni fa pescavamo anche da quello argentino”.
L’ultimo ingresso nello staff tecnico italiano, quello dell’ex All Black Wayne Smith, è confermato almeno fino ai test match di novembre, ma in federazione vorrebbero prolungare la collaborazione sino ai Mondiali 2019.
Foto Alfio Guarise