Fir: Alfredo Gavazzi e i numeri della ripartenza del rugby italiano
Il peggio è passato? Ancora troppo presto per dirlo ma almeno ora abbiamo delle date certe sulla ripartenza post covid del rugby italiano. Venerdì 2 ottobre il PRO14, il 17 ottobre la Coppa Italia e la Serie A femminile, il 31 ottobre il TOP10 e a seguire tutti i campionati seniores di Serie A (8 novembre), Serie B e C (15 novembre), infine il 24 novembre sarà il turno della Nazionale maggiore con i recuperi del 6 Nazioni e la nuova Autumn Nations Cup.
Nel mezzo l’attenzione si sposta sulle elezioni del nuovo presidente e del nuovo consiglio federale che si dovrebbero tenere a marzo.
Elezioni a marzo
Gavazzi si ricandiderà? Dipende dalle condizioni fisiche del 70enne bresciano in carica dal 2012. Non è più un segreto infatti che Gavazzi abbia affrontato negli ultimi tempi problemi di salute che gli hanno creato grossi problemi alla vista, questo sarebbe uno dei motivi dei continui rinvii del consiglio federale. “Non c'è niente da nascondere - spiega il presidente Fir dal Giornale di Brescia -, ho subito un paio di operazioni e mi sto riprendendo abbastanza bene. A novembre deciderò se ricandidarmi o meno.”
Campionati al via
“Siamo fermi da sette mesi e per uno sport di combattimento non è uno scherzo. Il ricondizionamento al contatto richiede tempo. Per questo partiamo con la Coppa Italia, per far riabituare i ragazzi. Certo è che siamo preoccupati, molto. - ammette Gavazzi dal Corriere dello Sport - Non sapremo come evolverà la situazione: da noi, tra placcaggi e mischie, si respira a due dita di distanza. Ci siamo dati sino a fine giugno per completare i campionati e regole in caso non si chiudano”.
6 Nazioni - CVC (in arrivo 54 milioni In cinque anni).
Con l’ingresso nel PRO14 Fir ha beneficiato di 17 milioni di euro, nel caso CVC entrasse anche nel 6 Nazioni sarebbero altri 37 milioni per la nostra federazione, parliamo quindi di oltre 50 milioni di euro!
“Il Covid ha rallentato la trattativa 6 Nazioni - CVC ma speriamo di chiudere entro novembre. E sul tavolo non c'è solo quella ma un autunno caldissimo. Abbiamo la partita con l'Inghilterra all’Olimpico (venduti già 60 mila biglietti, previsti circa 2 milioni di incasso), e la Autumn Nations Cup con Scozia, Fiji e Francia.”
“Con gli scozzesi dovremmo giocare a Firenze, con i figiani al Sud. Gli azzurri staranno 50 giorni in una "bolla", a Roma, viaggeranno solo per le partite” anticipa Gavazzi dal Corriere dello Sport.
Investimenti futuri. Fir dove indirizzerà le maggiori entrate?
“lo ho le mie idee, poi deciderà il prossimo Consiglio. Intanto il nuovo percorso dall'Accademia alle franchigie ha dei costi (i migliori talenti finiranno sotto contratto federale; ndr). Poi si deve crescere a livello giovanile, anche se siamo ormai tra le prime otto-nove Under 20 del mondo. Va rilanciata la Nazionale emergenti. Vorremmo anche creare la terza franchigia, a Roma: l'abbiamo chiesto al Pro14. Bisogna crescere ancora a livello femminile, specie nei numeri.”
“I club? Cercheremo di aiutarli. Aiutarli, non mantenerli. Anche in modo bilanciato, perché il Sud, con le sue distanze, è più penalizzato del Nord. Già diamo un contributo a fondo perduto per l'impiantistica, possiamo fare di più”.
Foto Elena Barbini