Andrea Lovotti e il Sei Nazioni dal punto di vista del pilone
Due giorni a Italia - Irlanda, match della terza giornata del Sei Nazioni. Si gioca di nuovo all’Olimpico di Roma davanti al pubblico amico in un pomeriggio che, stato di forma delle squadre alla mano, potrebbe risultare nuovamente difficile per i nostri. C’è bisogno di una scossa, di una vittoria, di un risultato positivo che nel 6 Nazioni non arriva da 19 partite, dal marzo 2015, sono passati 3 anni, davvero troppi. Partiamo come di consueto sfavoriti davanti a una Irlanda che ha perso diversi giocatori oltre allo scontro diretto con l’Inghilterra (CJ Stander, Toner, Ringrose ndr).
L’Italia arriva da due sconfitte sofferte, sia in Scozia che la settimana successiva contro il Galles abbiamo faticato soprattuto nel primi venti minuti del secondo tempo, lasso di tempo risultatoci fatale. Proviamo a commentare lo stato di forma della Nazionale azzurra con il 28enne Andrea Lovotti, pilone sinistro delle Zebre e unico giocatore “accademico” - ovvero passato per l’iter della formazione dell’Accademia Federale Ivan Francescato - impiegato nei test match dello scorso Novembre. In questo 6 Nazioni oltre a Andrea Lovotti i giocatori scesi in campo passati dall’Accademia sono stati 7 sui 33 a disposizione.
Una tua valutazione dopo le prime due uscite con Scozia e Galles.
“Quello che si può vedere dopo queste due partite è che comunque quando facciamo quello che sappiamo fare, ovvero il nostro massimo per 80 minuti, possiamo ottenere risultati. Abbiamo visto sia con la Scozia che contro il Galles che siamo stati in un sostanziale equilibrio per la maggior parte della gara. E’ poi bastato un lasso di tempo in cui non siamo stati performanti per permettere agli avversari di fare punti e portare a casa la partita.”
A livello di mischia chiusa sia con la Scozia che contro il Galles dopo 3/4 di gara di stabilità abbiamo poi subito nel finale.
“L’impressione è che comunque, quando sono stato in campo, ci sentivamo confidenti. Bisogna tenere conto di tanti fattori soprattutto in mischia chiusa. Bisogna imparare a gestire ciò che l’arbitro ci dice e capire come intende arbitrare il frangente di mischia chiusa e, quindi, comportarci di conseguenza. Dobbiamo saperci adattare sia all’arbitro che all’avversario”.
Ultimamente abbiamo notato questa moda di spostare le terze linee in seconda, vedi Van Schalkwyk prima e Zanni, Budd e Sisi poi. Sicuramente per loro non è stato così automatico lo spostamento, voi in prima linea cosa ne pensate a livello di spinta e legature?
“Posso dire che questi sono giocatori che anche in mischia chiusa si fanno sentire e possono dire la loro. A livello di peso David Sisi non ha niente da invidiare ad altre seconde linee internazionali. E’ logico che in mischia non basta essere pesanti ma ci vuole tanta tecnica. Sono comunque giocatori che hanno anche una certa esperienza acquisita in seconda linea.”
“Io mi trovo molto bene, Sisi sta giocando seconda linea con le Zebre da qualche tempo, Zanni e Budd hanno cominciato ancora prima con Treviso. C’è una certa fiducia.”
Domenica c’è l’Irlanda, campione del Torneo e seconda forza del rugby mondiale…
“Penso sia una partita che affronteremo come ogni altra partita. Scenderemo in campo con l’obbiettivo della vittoria. Logico che non sarà facile perché sono sempre l’Irlanda, secondi nel Ranking, a Novembre hanno battuto gli All Blacks. Noi non li sottovalutiamo, anzi dovremo essere molto preparati perché saranno vogliosi di riconfermarsi ai vertici del rugby europeo e mondiale”.
A cavallo delle partita contro Scozia e Galles c’è stata quasi una epidemia nel gruppo azzurro, Castello, Morisi, Palazzani e tu stesso eravate influenzati. Ora come stai?
“Un giocatore nel periodo del Sei Nazioni vorrebbe sempre giocare, c’è un pò di rammarico nell’aver saltato la partita con il Galles. Ma a livello fisico non ero al 100% e quindi penso sia stata la scelta giusta lasciami fuori. Adesso però mi sento bene, ho recuperato e voglio tornare in campo con la squadra.”
Questo pomeriggio l’annuncio della formazione che sfiderà domenica l’Irlanda allo Stadio Olimpico di Roma. Calcio d’inizio fissato per le ore 16.00, arbitra il neozelandese Glen Jackson, il match sarà trasmesso in diretta TV su DMax, canale 52.
Foto Pino Fama
La cover della tua squadra di rugby solo nello shop di Rugbymeet