Centrato l'obbiettivo salvezza per i Vasari
Dopo il mezzo passo falso di domenica scorsa a Bologna, il Vasari si ritrova tra le mura amiche di Via dell'Acropoli per centrare quel risultato inseguito per tutto il girone di ritorno; una salvezza su cui pochi avrebbero scommesso a fine dicembre e che non per frutto della casualità, ma per l'impegno e la dedizione di allenatore e giocatori adesso è finalmente a portata di mano. Sono 5 i punti che separano il Vasari dal penultimo posto, quello che porta dritto alla retrocessione. La squadra aretina avrebbe tutti i risultati a disposizione, perché anche perdendo alle dirette contendenti è richiesto comunque vincere con il bonus di mete. Il Vasari, in ogni caso, entra in campo con il piglio di chi non ha voglia di aspettare i risultati provenienti dagli altri campi: è aggressivo e schiaccia subito il Livorno sulla propria 22. Muove il pallone, gioca bene alla mano e dopo qualche azione si ritrova con una ruck ai 5 metri e in sovrannumero sulla trequarti. Palla aperta, Ulivelli cerca il salto d'uomo alzando la traiettoria del passaggio ma è l'estremo avversario che legge bene l'azione a raccogliere l'ovale, intercetto e 95 metri di passerella per schiacciare tra i pali. Dopo l'incredibile trasformazione mancata, 5 a 0 per il Livorno e salvezza tutta da sudare per il Vasari. I ragazzi di Sacrestano rimangono calmi, si rendono conto che la partita è ancora lunga e l'Arezzo ha il merito di essere superiore in questa fase di gioco sia sulla trequarti (ottime le prove dei centri Donnini, micidiale ad ogni placcaggio e Stolzuoli) che in mischia e conquista tre punizioni consecutive che Grotti trasforma. 9 a 5. Il Vasari però non si ferma qui, continua a spingere sull'acceleratore, di nuovo ruck sui ventidue, palla aperta a Ulivelli che con un calcio tanto preciso quanto spettacolare imbecca Valerio D'Ambrosio che riceve e schiaccia in meta. Il Vasari ormai gioca sciolto, il Livorno non ha nulla da chiedere al campionato e la partita è davvero piacevole da guardare nonostante la pioggia; continui ribaltamenti di fronte, con la squadra labronica che comunque prova a fare la sua partita. Ma è di nuovo il Vasari che si ritrova sulla linea di meta e questa volta è Benci che con furbizia porta la palla oltre la linea. Poco dopo altro fallo del Livorno e dopo la trasformazione di Grotti, primo frazione che si chiude sul 22 a 5. Il secondo tempo comincia a ritmi più blandi. Il Vasari sa che gli basta gestire il risultato, ma il Livorno non è intenzionato a fare la figura dello sparring partner e segna, portandosi sul 22 a 10. La compagine aretina torna a spingere forte, altre due mete gli darebbero il punto bonus che garantirebbe la matematica salvezza indipendentemente dal risultato e così torna a varcare la linea di meta prima con capitan Donvito, poi con l'altro fratello D'Antonio, Pasquale, artefice di una bella azione in solitaria tra i trequarti livornesi e poi con Cavallaro, al rientro da un lungo infortunio. C'è spazio ancora per una meta avversaria e un'altra meta aretina, con Boninsegni che scrive il suo nome tra i marcatori. La partita finisce 44 a 17, l'Arezzo si salva all'ultima giornata dopo un girone di ritorno dal ritmo incredibile in cui ha collezionato 7 vittorie a fronte di 4 sconfitte e 35 punti, segnando 387 punti (il triplo dei punti segnati nel girone di andata), vincendo quasi tutti gli scontri diretti e portando a casa risultati importanti contro squadre che ambiscono alla promozione. E' da questi numeri e da questi risultati che il Vasari deve ripartire, per un'annata, quella del prossimo anno, più tranquilla per le coronarie dei propri tifosi.