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Due le notizie al termine di questo fine settimana di Rugby Championship. La prima, erano sedici anni che l'Australia non “buscava” una sconfitta così dura. Come detto, nel 2008 furono gli Springboks a dare una sonora lezione ai Wallabies.

La seconda: gli All Blacks sono ormai fuori dai giochi e non potranno concorrere per il titolo del Championship.

 

Mai successo dalla nascita del Rugby Championship

Senza contare le edizioni del Tri Nations, sin dalla nascita del torneo- vale a dire con la costituzione del SANZAAR e l'ingresso dell'Argentina - la Nuova Zelanda è sempre stata protagonista del torneo, restando in corsa per il titolo fino all'ultima giornata.

In dodici anni di Rugby Championship gli All Blacks sono sempre stati lì attivi e presenti, pronti a fregiarsi del titolo di campioni. 

Quest anno, dopo tre sconfitte, i ragazzi di Scott Robertson sono già fuori dai giochi… con due giornate da giocare. Mai successo in passato.

Con loro anche i Wallabies, mentre saranno Springboks e Pumas a giocarsi il tutto per tutto nelle prossime due giornate (il 21 settembre a Santiago del Estero e il 28 settembre al Mbombela Stadium di Nelspruit).

 

Crisi generazionale? Cambio di allenatore?

Se pensiamo che un anno fa gli All Blacks erano contendenti al titolo mondiale, nella finale dello Stade de France, poco si riesce a comprendere questo calo delle performance dei neozelandesi. 

Sicuramente l'arrivo di Scott Robertson e le tante sperimentazioni fatte in queste settimane sono concausali, probabilmente lo stesso ct sta lavorando per trovare l'amalgama giusta con cui affrontare i prossimi impegni internazionali.

Sono tanti i new entry in nazionale, tanti volti nuovi necessari a valutare la profondità della squadra, e questo è sicuramente il motivo di così tanta confusione in campo.