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Dopo ogni partita dell'Italia, come oramai ben sapete, ci attendono le dibattute pagelle del nostro direttore Giorgio Sbrocco, ma, per questa volta, dovrete accontentarvi del giudizio generale del Team Rugbymeet. Dopo la 15esima sconfitta consecutiva qualcuno potrebbe pensare che Giorgio si sia rifiutato di scrivere le pagelle di Francia-Italia, in realtà, sta cercando di rimettersi in forze per tornare in campo in vista della prossima RWC2019 in Giappone. Scherzi a parte, allo stimato Giorgio vanno i nostri più sentiti auguri per una pronta guarigione.

Stavolta tocca a noi stilare le pagelle di Francia-Italia, partita dalla doppia faccia: un primo tempo dove siamo stati in trincea ma con il sentore che nella seconda parte i Bleus dell’ex Jacques Brunel ci avrebbero affossato, e così è stato. Quella che abbiamo affrontato a Marsiglia era una Francia nervosa, inconcludente per gran parte della gara ma che, nel secondo tempo è riuscita a interrompere la serie di 9 sconfitte consecutive.
La Francia non prendeva un cucchiaio di legno dal 1957, l’Italia dall’anno scorso. Il match del Velodrome stabilisce il Record negativo di 15 sconfitte consecutive nel 6 Nazioni.

 

Minozzi: sta prendendo sempre più confidenza a livello internazionale e sicurezza nei palloni alti nonostante la statura non lo aiuti. Palla in mano sa fare male anche quando ha poco spazio. Le statistiche dicono 55 metri guadagnati, una meta, un break, due difensori battuti, due offload nei 10 palloni toccati. Uno dei migliori in campo in maglia azzurra. Voto 6.5

Benvenuti: ha sofferto la fisicità del diretto avversario Rémy Grosso per tutti gli 80 minuti, non un 6 Nazioni felice per il trequarti del Benetton che si è notato per più di un placcaggio sbagliato (quello su Tauleigne al 73’ ci è costato la meta di Bastareaud ndr) e per un calcio contro preso in prima fase dopo una mischia appena fuori dai nostri ventidue. Voto 4.5

Boni: aveva davanti l’inarrestabile Mathieu Bastareaud e molti altri al posto suo avrebbero sfigurato; le sue salite difensive, inoltre, non convincono. Nulla da segnalare in attacco. Voto 5

Castello: ci prova, usa il fisico che gli ha donato madre natura placcando e portando avanti le poche palle che gli arrivano. Altra partita di sacrificio e dedizione per il capitano delle Zebre. Voto  6+

Bellini: Nel primo tempo un suo tenuto sotto pressione che ci costa 3 dei 34 punti. Da applausi la copertura nell’ultimo quarto di gara sul calcio di Lionel Beauxis, il padovano salta e riesce a rubare nell’atterraggio la palla alla pantera Fall. Voto 6

Allan: Conor O’Shea lo preferisce a Canna per la terza volta in tre partite, opaca la prestazione di venerdì sera contro l’avversario più alla nostra portata nell’edizione 2018 del Torneo dei Tornei. Voto 5

Violi: ordinato, sbaglia poco e concede ancora meno. L’esperienza di queste sconfitte, come dice O’Shea, gli servirà per dargli più autorità nel gestire i palloni e magari per quel pizzico in più di sfrontatezza che gli manca. Voto 6

Parisse: spesso criticato per le sue prestazioni poco brillanti in questo 6 Nazioni, c’è da ricordare però che il capitano è arrivato alla partita contro l’Inghilterra con poco più di 80 minuti nelle gambe a causa del problema al ginocchio che lo ha tenuto a riposo a lungo in Top14. Sergio, a 34 anni suonati, rimane il punto di riferimento della nostra squadra soprattutto in tempi bui come il corrente mese di febbraio. Voto 5.5

Mbandà: a inizio partita è da fucilazione la meta non schiacciata su maul avanzante, Barnes fortunatamente ravvede un fallo precedente della difesa francese e ci concede la meta di punizione. Per 80 minuti si danna su ogni pallone, placca e prova il recupero in ruck appena ha uno spiraglio libero. Non sfigura nella marcatura a uomo su Bastareaud. Voto 7-

Negri: confermiamo quanto di buono detto di lui in precedenza, porta avanti la maggior parte dei numerosi palloni che gli arrivano e il buco in prima fase a inizio della ripresa ci fa esplodere. A rafforzare la buona prestazione sono i numeri delle statistiche: 63 metri guadagnati, 16 ball carrier, 1 break, ha totalizzato 14 placcaggi e ne ha rotti 8. Voto 7.5 - il migliore dei nostri

Budd: colpevole di una palla persa in touche e del placcaggio sbagliato (assieme a Negri) su Grosso. Esce dolorante al minuto 34. Voto 5-
Fa molto meglio il sostituto George Biagi, Voto 6.5

Zanni: ennesima partita di sacrificio, modello di consistenza e abnegazione verso la maglia azzurra con i 19 placcaggi (da seconda linea sono un numero considerevole) messi a segno nella serata di Marsiglia. Clonatelo! Voto 7

Lovotti - Ghiraldini - Ferrari: la mischia chiusa ha sofferto i più quotati galletti e la touche non ha performato come in passato, forse colpa di alcuni lanci troppo corti. Per il resto in mezzo al campo corrono in affanno e placcano quello che possono. Voto 5.

 

Foto Pino Fama

Risultati e classifica della 3° giornata di NatWest Sei Nazioni - clicca sul match per tabellini e statistiche

 

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