Vittorio Munari “vanno riequilibrati gli investimenti”
Chiusi nelle nostre case il tempo per pianificare, per muovere le carte sul tavolo in vista della prossima stagione dovrebbe abbondare. Il tempo non manca ma al momento attuale è difficile anche solo impostare il rugby mercato del campionato 2020/21 non essendo a conoscenza delle risorse economiche per i prossimi mesi. In Top12 ad oggi si sono visti pochissimi movimenti di mercato: a Calvisano arriveranno il pilone del Rovigo D’Amico e il trequarti del Petrarca Ragusi, a Padova dovrebbe accasarsi l’altro pilone rodigino Federico Pavesi mentre il seconda linea Filippo Gerosa potrebbe spostarsi a Reggio Emilia per vestire i colori del Valorugby.
Per il Petrarca Rugby del confermato tecnico Andrea Marcato dunque sono quasi certe le partenze di Ragusi (Calvisano), Gerosa (Valorugby) e Rizzo (fine carriera).
Può darci il suo parere l’esperto Direttore Generale padovano Vittorio Munari, uno che vive nel rugby di alto livello da 40 anni ma che sicuramente non ha mai vissuto una situazione simile in precedenza: “il rugby professionistico, o pseudo tale, è ancora giovane, esiste da neanche 25 anni, non è né il basket né tantomeno il calcio; sono stati fatti degli inevitabili errori di crescita e c'è da augurarsi che da questa tragedia che stiamo affrontando, possa venir trovata la maniera di riequilibrare gli investimenti, che possa insomma nascere, anche a livello strutturale, qualcosa di positivo per tutto il rugby italiano” ha dichiarato Munari dal Gazzettino.
Ma che ne è stato della richiesta di ammissione alla Celtic League del Petrarca? “La lettera di proposta e di impegno, firmata dal presidente Alessandro Banzato, è sempre valida. In questo momento di grande difficoltà sicuramente ci sono delle situazioni più urgenti da affrontare, ma la richiesta rimane inalterata”.