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Trentanove milioni di euro l'anno per i prossimi otto anni, versati dalla Federazione inglese (RFU) ai club di Premiership per il lancio dei nuovi contratti ibridi ai giocatori di interesse nazionale. E' l'annuncio congiunto fatto da RFU, Premiership e sindacato dei giocatori professionisti (RPA). Una svolta epocale per l'Inghilterra. E' la soluzione individuata per dare più qualità alle prestazioni della nazionale, nella bufera per l'esonero di Eddie Jones a metà del precedente ciclo mondiale e per le attuali dimissioni di due assistenti del ct Steve Borthwick: Felix Jones e Aled Walters. Allo stesso tempo dovrebbe dare maggiore solidità a un campionato scosso da terremoto del fallimento di tre club storici (Wasps, London Irish e Worcester) e dalla fuga dei migliori giocatori verso il Top 14 francese.

Venticinque giocatori

Per provare a uscire da queste difficoltà, dopo 18 mesi di discussioni, è stato siglato questo accordo. Uno degli artfefici è anche l'ex ct dell'Italia Conor O'Shea, ora dirigente dell'alto livello della Rfu. L'accordo prevede che 25 giocatori firmino contratti ibridi, pagati in parte dalla Rfu e in parte dal club. Il gruppo dei 25 sarà scelto ogni stagione dal ct dell'Inghilterra, che avrà la parola decisiva sulla loro gestione medica e scientifica, per assicurare loro una preparazione ottimale per gli incontri chiave della stagione. "In pratica - scrive il quotidiano L'Equipe - il selezionatore avrà quasi tutti i poteri sulla gestione dei giocatori". Al momento, come scrive il sito della Bbc, gli unici due rugbisti dei quali si è parlato per l'applicazione del nuovo contratto ibrido sono Maro Itoje e Jamie George dei Saracens. Attesi i nomi degli altri 23 giocatori nazionali da parte di Borthwick.

In tutto 312 milioni di euro

L'investimento della federazione inglese sarà di complessivi 312 milioni di euro in otto anni. Esso avvicina il modello di gestione dei nazionali dell'Inghilterra a quello di Irlanda e Nuova Zelanda, dove i contratti sono totalmente centralizzati (pagati dalla Union). Permetterà al ct di avere un un'influenza senza precedenti suoi giocatori chiave della nazionale. Secondo l'amministratore delegato della RFU Bill Sweneey "rimodellerà l'orizzonte del rugby e resetterà il gioco professionistico". Pungente invece la dichiarazione del manager di Exeter Rob Baxter, riportata dalla Bbc: "Con il Covid ai club di Premiership sarebbe servito un aiuto finanziario, ma la Rfu non l'ha concesso. Lo dà ora in cambio del maggiore controllo sui nostri giocatori. Io la vedo come un modo per ottenere un vantaggio da una situazione di difficoltà da parte della Rfu e questo per me è negativo". Con premesse del genere l'accordo funzionerà?