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Un tempo non troppo lontano non esistevano i piazzini o piazzole, in inglese più comunemente chiamati “kicking tee” o “tee” . Fino ai primi anni 2000 veniva usata la sabbia, in campo arrivavano paletta e secchiello per il calciatore, solitamente il mediano di apertura, che in ginocchio si apprestava a costruire la base di sabbia per sorreggere la palla ovale. La sabbia ovviamente rimaneva sul punto dopo il calcio tramutando con il passare dei minuti il campo da rugby in una distesa di piccole montagne di sabbia. Oggi esistono piazzini di gomma di ogni genere, comodamente portati in campo dal water boy o, nelle serie minori, lanciato dalla e verso la panchina.

 

 

 

A volte, anche a livello internazionale, non si usava nulla. Serviva solo un compagno di squadra che con le dita tenesse ferma a terra l’ovale in attesa del calcio.