Rugby: quando si poteva calpestare l’avversario [VIDEO]
Il rugby è in continua evoluzione sia nell’aspetto del gioco che in quello del regolamento. Il rugby è lo sport che cambia e aggiorna più di frequente le regole rispetto alle altre discipline, questo per rendere il gioco più veloce e spettacolare. Fatta questa premessa va detto che oggi, a 25 anni dall’avvento del professionismo, non si vedono più gesti di “giustizia privata”. Una volta i conti si regolavano in campo fra gentiluomini, oggi risse e colpi scorretti sono duramente sanzionati con pesanti squalifiche.
Vi mostriamo una azione di gioco, siamo all’Eden Park di Auckland in un “mid week game” del Tour dei British Lions del 1993. Il tallonatore inglese Brian Moore, al tempo conosciuto come uno dei giocatori più “cattivi” a livello internazionale, punisce un avversario neozelandese calpestandolo perché impediva l’uscita dell’ovale. L’arbitro fischia decretando addirittura la meta tecnica per i British Lions. Era il 19 giugno 1993 e per la cronaca vinse Auckland 23-18. Oggi tale comportamento verrebbe punito con l’espulsione di Moore.