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Ciao Andrea come sta andando il campionato di Pro12?

"Per le due franchigie italiane il periodo di novembre è sempre molto duro perché con i test della nazionale ti vengono a mancare molti giocatori. Tra l’altro noi siamo molto orgogliosi di avere più che raddoppiato il numero dei giocatori dati alla nazionale ma dall’altra parte dobbiamo risolvere grossi problemi. Tieni conto 13 giocatori in nazionale maggiore, più una media del 20/30 % di infortuni…significa che hai fuori 20 giocatori e ti trovi in campo con 15/16 giocatori. Abbiamo una rosa di 37 giocatori, non è tanto la mancanza di nazionali che è un problema quanto riuscire ad allenarsi con qualità. Ci siamo allenati in opposizione con Viadana, Calvisano e l’Accademia Nazionale di Parma però viene sempre a mancare la “tua” organizzazione e il tuo modo di fare.

E’ stato un periodo nel quale abbiamo provato delle soluzioni nuove, abbiamo giocato una partita a Connacht il cui risultato è stato pesante e non abbiamo alibi dal momento che quando prendi 3 cartellini gialli, commetti 18 falli in una partita non puoi dire che Connacht non aveva nazionali e a noi mancavano 13 giocatori. E’ un pò come arrampicarsi sugli specchi, bisogna guardare in faccia la realtà…Abbiamo fatto una partita mediocre, non abbiamo fatto una partita alla nostra altezza mentre sabato abbiamo giocato una buona partita...ma quello che penso è che a prescindere da quello che si può leggere o che possono scrivere sulle Zebre..non eravamo scarsi e allo sbando a Connacht e non siamo dei fenomeni oggi perché abbiamo vinto con Edimburgo.

Siamo una squadra che indubbiamente ha trovato la sua quadratura, una sua serenità, continuità, ha trovato anche dei giocatori giovani estremamente interessanti e con la volontà di emergere...penso questo sia un bene per tutto il movimento del rugby italiano…perciò siamo estremamente sereni e tranquilli".
 

Due domande secche...dall’inizio ad ora dammi un voto sulla stagione di Guinness

"La nostra stagione in questo momento ha un 6+, non possiamo andare oltre il 6+ perché  avevamo delle partite che potevamo vincere..quella con Ospreys e quella del debutto in casa con Cardiff…quella la abbiamo un pò toppata, abbiamo fatto 4/5 errori nella gestione della palla che ci hanno condannato".
 

Ti chiedo dei nomi, all’inizio di campionato mi hai parlato dei ragazzi che sono saliti sul treno con la valigia appena fatta, che non pensano di essere arrivati e vogliono dimostrare di saper fare bene… li abbiamo visti e ci sono piaciuti, me li confermi questi nomi? Bisegni, Fabiani, Padovani…sono sempre loro?

"Sono indubbiamente loro ma va aggiunto, anche se era già qui l’anno scorso, Palazzani che ha fatto un salto di qualità ed ha dimostrato di aver imparato tante cose da Brendan Leonard. In questo momento aggiungerei a questo gruppo un giocatore che per duttilità, per impegno e professionalità ha dimostrato di essere un buon giocatore..Kelly Haimona. Non credo sia giusto pensare sia il salvatore della patria e che possa risolvere i problemi del rugby italiano ma penso che indubbiamente sia un’opzione per il rugby italiano. Un altro giocatore che da quando è rientrato sta facendo molto bene è Matteo Pratichetti che ha avuto un lunghissimo infortunio di un anno ma che sabato è stato veramente determinante per la vittoria"

Ha fatto dei bei break, ha cambiato le linee di corsa...

"E si...ha fatto dei bei break ed ha cambiato bene le linee di corsa, ha difeso bene! Perciò siamo contenti di aver tenuto alle Zebre giocatori in cui credevamo anche se sapevamo che erano infortunati di lungo corso e ci stanno ripagando della fiducia riposta. Stiamo aspettando con ansia il ritorno di Tommaso D’Apice. Siamo un po’ corti in terza linea a causa dell’infortunio a Mauro Bergamasco e Ferrarini..siamo rimasti con 4 terze line contate....poi la prossima settimana Samuela Vunisa torna alle Fiji per sposarsi...diciamo che in terza siamo decisamente cortini..però abbiamo riadattato Valerio Bernabò in questo ruolo e sta dimostrando non solo di essere un gran professionista ma anche un giocatore molto intelligente e che sa rendere in qualsiasi ruolo tu lo metta…sia in seconda che in terza".

Quindi un utility player per la mischia..

"Si si...in questo momento sta tornando il grande giocatore che è Brendan Leonard che ha avuto un inizio di stagione un po’ difficile…non abbiamo nessuna intenzione di far proclami e di dire che siamo più o meno forti, dobbiamo solo lavorare con la giusta continuità e dare la giusta continuità a tutti i giocatori".
 

Una domanda che riguarda la nazionale. Come è andata la collaborazione con Jacques Brunel e i percorsi fatti da Haimona e Vunisa sono anche percorsi fatti sotto la supervisione della nazionale?

"Diciamo che i percorsi dei 2 giocatori erano stati pensati e progettati per portare i 2 giocatori in nazionale dopo di che va sempre detto che individuare i giocatori e costruire loro i percorsi non basta se i giocatori stessi non hanno le qualità per andare in nazionale. E’ sempre facile parlare e dire che qualcuno è favorito rispetto ad altri, non credo assolutamente che Jacques Brunel che è un allenatore di grandissima qualità ed esperienza schieri i giocatori solo perché è stato costruito loro un percorso ma li schiera se è convinto che siano i migliori. Punto e a capo.

Soprattutto questi giocatori hanno dimostrato di avere una grandissima professionalità e voglia di arrivare..come tra l’altro tantissimi altri giocatori che sono arrivati alle Zebre questo anno. Non c’è nulla di eccezionale nel costruire percorsi ed individuare giocatori che possano fare del bene alla nazionale…lo fanno in tutto il mondo e quando, invece, lo fa l’Italia sembra che queste persone siano raccomandate. Farebbe bene cercare di remare tutti nella stessa direzione e smettere di usare i giocatori per interessi personali o per attaccare inutilmente in modo non corretto altre persone…I giocatori sono giocatori!!! Lo trovo veramente mediocre!"
 

Tu dici quindi che non bisogna fare campagne di stampa utilizzando i giocatori per attaccare qualcuno...intendi questo?

"Sembrava quasi che Kelly Haimona perché ha giocato a Calvisano, che è a tutti gli effetti il paese dove vive il presidente della Federazione, sia andato in nazionale solo per quello. Io credo che Kelly si sia guadagnato le Zebre e che durante i test della nazionale abbia dimostrato e soprattutto abbia ripagato la fiducia che Jacques Brunel ha riposto in lui dandogli la maglia numero 10 e non credo che un allenatore esperto dia la maglia numero 10 a caso solo perché uno ha giocato a Calvisano".
 

Ultima domanda, Brunel non rinnoverà, hai una qualche idea sulla Nazionale o sei ancorato tranquillamente alle Zebre?

"Io francamente non sono ancorato a nulla perché questo è il mio secondo anno alle Zebre e credo di dover dimostrare ancora molte cose per avere il rinnovo del contratto qui....perciò….la nazionale...che Brunel rinnovi o meno nessuno di noi deve pensare al proprio futuro in questo momento ma dobbiamo pensare al presente, all’immediato presente del rugby italiano e della nazionale italiana e agli imminenti mondiali e 6 Nazioni e fare in modo di andare tutti nella stessa direzione per costruire e per dare la possibilità a Jacques Brunel di avvere una nazionale vincente perchè la nazionale vince e vince il rugby italiano, la nazionale perde e perde il rugby italiano! Questa è un’equazione che nessuno può smentire, perciò cerchiamo di lavorare tutti quanti, per quello che ci compete e nelle posizioni in cui siamo, per far arrivare i giocatori nel miglior modo possibile prima al 6 Nazioni e poi al mondiale. Questo è l’obiettivo che le franchigie devono avere in questo momento, noi siamo il vertice del rugby italiano e dobbiamo lavorare perché tutto il rugby italiano ne abbia dei benefici".

 

Grazie mille per il tuo tempo e in bocca al lupo

"Grazie a te e crepi…anzi viva il lupo!"

 

 

Andrea Cavinato su Rugbymeet

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