La panoramica sul Girone 3 di Serie B
Cambia il vento a Nord Est, tra Veneto, Emilia e Lombardia, dove rispetto alla passata stagione difficilmente potrà emergere un’altra super corazzata in grado di cancellare ogni concorrenza come il Casale di Santamaria, salito in Serie A con un ruolino di marcia immacolato. Tante formazioni sembrano in grado di puntare al massimo della posta nel Girone 3, che cambia fisionomia anche geograficamente perdendo l’unica rappresentante del Friuli-Venezia Giulia, il Venjulia Trieste, retrocesso insieme al Riviera che fino all’ultimo si è giocato la salvezza perdendo di misura lo spareggio con il Cus Ferrara. Dalla Serie A è sceso il Brescia, club blasonato che dopo alcune buone stagioni lo scorso anno ha subito un tracollo di risultati chiudendo ultimo e che a fine stagione sembrava addirittura sulla via di ripartire dalla C per difficoltà economiche, prima di iscriversi in B. Dalla categoria inferiore sono salite due venete, il Castellana e la Cadetta del Valsugana Padova, per la prima volta così in alto.
Piccola curiosità geografica: per la prima volta la Lombardia supera il Veneto per numero di squadre in Serie B. Rispetto all’ultima stagione, in cui pareggiavano otto a otto quest’anno le formazioni lombarde sono diventate dieci, suddivise tra i gironi 1 e 3. I club veneti si rifanno ampiamente nelle categorie superiori, sia in Top 12 (4 a 2) sia in Serie A (9 a 4), ma per la B è un notevole cambio di prospettiva rispetto a campionati in cui serviva più di un girone per sistemare tutte le venete.
FAVORITE. Per ultimi piazzamenti in classifica, organico e rinforzi, le principali indiziate per una lotta al vertice sono Villorba e Mirano. Due club con un passato importante, ottime giovanili e progetti ambiziosi, rispettivamente seconda e quarta forza della scorsa stagione. I gialloblù trevigiani hanno voglia di superarsi dopo uno spareggio promozione perso due anni fa (con Badia) e l’inutile (ai fini pratici) seconda piazza dell’ultimo campionato. A guidare i Ricci verso un obiettivo raggiunto solo a fine anni ’80, nell’allora A2, c’è il confermato tridente tecnico di ex Azzurri formato da Luca Bot, head coach, Davide Giazzon (avanti) e Francesco “Cocco” Mazzariol (trequarti). La rosa dell’Iniziative Villorba, già di spessore, si è arricchita di vari elementi saliti dall’Under 18 (in Elite) e di qualche nuovo arrivo, tra cui il talentuoso mediano Tommaso Pavin, dal Riviera, il pilone Lorenzo Franceschetto, cresciuto al Petrarca e poi al Roccia Rubano in A1, che riprende dopo un periodo d’inattività, e il giovane tallonatore Pierantonio Zanatta dalla giovanile del Benetton Treviso. L’altra candidata al primo posto è il Mirano 1957 di coach Pietro Bovo, che ha messo a segno il colpo di mercato più importante del girone. A rinforzare i bianconeri veneziani è Nicola Benetti, che a dispetto dei 35 anni rimane un giocatore di livello superiore, in grado d’interpretare con personalità sia il ruolo di mediano di mischia sia quello di apertura. Protagonista della promozione in Top 12 del Valsugana nel 2018 (suo il calcio decisivo allo scadere), ex Mvp del campionato Eccellenza con le Fiamme Oro (nel 2013), collaborerà anche come formatore del vivaio. Pur perdendo qualche elemento di pregio, come il nazionale moldavo (cresciuto a Mirano) Chitoroaga, passato al Casale in Serie A, la squadra veneziana ha arricchito la rosa con il tallonatore Masala, di ritorno dopo due anni a Vicenza, e del centro-ala Giammanco, nelle ultime stagioni in forza al Riviera.
SFIDANTI. Nei panni di chi vuole rompere le uova nel paniere alle suddette troviamo Bologna 1928 e Patavium Rugby Union, nuova veste del Roccia Rubano dopo a fusione con il Selvazzano. Il progetto societario che ha riunito due storiche realtà della zona ovest di Padova, distanti appena cinque chilometri, ha dato nuovo slancio alla prima squadra allenata dai confermati Giulio Baraldo e Paolo Palandrani insieme a Dario Politeo, “promosso” dall’Under 18 (mentre Giovanni Colleselli diventa ds). Quinti un anno fa, a dispetto di qualche defezione tra cui l’ex capitano Targa hanno riportato a casa l’apertura Mercanzin (dalla Cadetta del Petrarca) e si sono messi in mostra aggiudicandosi un’amichevole alla Guizza proprio contro la seconda squadra tuttonera, che gioca in A. Per quanto riguarda il Bologna 1928 le aspettative non possono essere diverse da quelle dell’ultimo campionato, disputato sempre nelle prime posizioni e concluso sul gradino più basso del podio. I rossoblù hanno però salutato per limiti di età il forte e carimsatico pilone Massimo Sandri e nel pre-campionato hanno ottenuto risultsati altalenanti, cedendo con Imola (neopromossa del Girone 2) e Modena ma imponendosi in triangolare sul Pesaro, formazione di Serie A. Probabilmente servirà solo un po’ di rodaggio per trovare il giusto equilibrio dopo il cambio in panchina, dove al posto di Fiorenzo Guermandi (diventato ds) siedono i nuovi allenatori Paul Marshallsay, giovane tecnico anglo-genovese, e Damiano Vedrani, giocatore rossoblù che ha appeso le scarpe al chiodo dopo l’ultimo campionato.
CADETTE. Il 3 è decisamente il girone delle Cadette, che sono addirittura quattro. Oltre a quelle di Mogliano, Verona e Viadana quest’anno si è aggiunta anche la seconda del Valsugana. I biancazzurri di Padova sono passati dalle mani di Carlo Toni a quelle di Francesco Brolis, nuovo head coach che sarà affiancato dal confermato Fabio Baldo. Brolis, che nel club patavino conquistò la prima storica promozione in Serie B, dovrà gestire al meglio un gruppo numericamente limitato che dopo la promozione ha perso gli elementi migliori, passati in blocco alla prima squadra retrocessa dal Top 12 alla Serie A. La qualità del vivaio e l’organizzazione del club dovrebbero comunque consentire al Valsugana di puntare ad una salvezza senza patemi. Salvarsi sarà anche l’obiettivo dei cadetti del Verona, altro club la cui prima squadra è scesa dalla massima serie. Gli antracite allenati da Federico Gasparato dovranno confermare la crescita evidenziata la passata stagione, raddrizzata con un girone di ritorno ricco di soddisfazioni chiuso al nono posto evitando rischiosi spareggi. Per Mogliano e Viadana invece l’obiettivo sarà farsi largo tra le migliori del girone, dopo diversi campionati altalenanti chiusi puntualmente a metà classifica. I biancoblù trevisani hanno rinnovato lo staff della Cadetta che sarà allenata da Darrell Eigner, già tecnico della prima squadra e poi dell’Under 18, insieme a Vittorio Lavorgna che seguirà la mischia. Come per il Valsugana, la qualità del settore giovanile di Mogliano garantisce una base solida per il gioco della Cadetta, che però dovrà puntare ad essere più costante nel rendimento dopo tanti anni da mina vagante. Per Viadana invece, che dovrebbe avere ancora la spada di Damocle della penalizzazione iniziale, si prospetta un’annata maggiormente in sinergia con la prima squadra. I Caimani di Bondanello di Moglia, che da diversi anni collaborano con il club mantovano di Top 12, saranno guidati da Gilberto Pavan e come da tradizione daranno spazio ai giovani usciti dall’Under 18 viadanese che non sono ancora pronti per l’approdo in massima serie.
INCOGNITE. La principale incognita del girone è senza dubbio il Junior Rugby Brescia. Club tra i più importanti in Italia, fondanto nel 1928, vincitore di uno scudetto nel 1975, raramente nella sua storia ha giocato nella terza categoria nazionale e nelle ultime due decadi è stato una presenza fissa in Serie A. Dopo una stagione difficile e voci di una possibile ripartenza dalla C1, con diversi giocatori in partenza, la società ha rinnovato il consiglio direttivo, guidato dal nuovo presidente Ernesto Bruni Zani e garantito la partecipazione al campionato di B reclutando come nuovo tecnico il sudafricano Jem Van Vuren, dopo sei anni sotto la guida tecnica di Marco Pisati. Per Brescia insomma sarà la classica stagione di passaggio, da cui potrebbe partire un immediato rilancio verso palcoscenici più nobili oppure una preziosa semina in vista dei campionati futuri. L’impressione è che nonostante le passate difficoltà i leoni biancoblu saranno un osso duro per tutti. Le altre due incongnite, ma da un punto di vista opposto, sono le due universitarie, Cus Padova e Cus Ferrara. Entrambe vengono infatti da una stagione di B tutt’altro che esaltante. Gli amaranto-oro patavini, pur senza mai rischiare davvero, hanno disputato un campionato sempre nella parte bassa della classifica. Anche per loro è cambiata la conduzione tecnica, con il nuovo coach Riccardo Gaffo, promosso dall’Under 18, che affianca il confermato Michele “Pape” Matteralia, e dovranno gestire al meglio il processo di ringiovanimento fisiologico della rosa oltre alla partenza di alcune pedine importanti come il centro Del Ry, che si è trasferito per lavoro. I bianconeri estensi hanno invece strappato la salvezza con un colpo di coda finale, battendo il Riviera in un drammatico spareggio giocato punto a punto e deciso nei minuti conclusivi. I confermati allenatori Dario Dardani e Michele Secco, assieme al nuovo direttore tecnico Piero Tellarini, hanno varato un progetto triennale per puntare alla Serie A. Il Cus Ferrara, quest’anno targato Geostudio, punterà inoltre sempre di più ad attirare giovani universitari interessati a coniugare sport e studio, come il neo arrivato trequarti siciliano Giordano Arena dal Cus Catania.
MATRICOLA. Saltando a piè pari il Valsugana, già presentato tra le seconde squadre pur essendo matricola a tutti gli effetti, resta solo il Castellana. I galletti di Castelfranco Veneto hanno coronato il sogno, inseguito a lungo, di salire per la prima volta in Serie B al termine di un campionato di C1 dominato dall’inizio alla fine sotto la guida di Enrico Ferraro. Per affrontare la nuova categoria il club del presidente Emilio Marcon ha puntato su un nuovo tecnico che la conosce bene, avendo vinto il campionato due anni fa con il Paese, cioè Manuel Bergamo, che ha accettato di lasciare la Serie A per raccogliere questa nuova sfida. Per l’ex mediano del Benetton Treviso l’obiettivo sarà portare un gruppo già affiatato ad un livello di gioco superiore per strappare la salvezza.
Queste le partite e gli arbitri della prima giornata del Girone 1
Domenica 20 ottobre 2019, ore 15.30
Bologna 1928 – Junior Brescia arb. Guastini (Prato)
Iniziative Villorba – Cus Padova arb. Parisi (Catania)
Castellana – Mogliano 1969 arb. Marrazzo (Bologna)
Patavium Union – Verona arb. Fioravanti (Roma)
Cus Ferrara – Valsugana Padova arb. Erasmus (Treviso)
IM Exchange Viadana – Mirano 1957 arb. Dardani (Padova)
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