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Come detto, l’Avellino Rugby si è goduta quest’ultima settimana di riposo, in quanto il campionato di serie C, ha osservato la seconda pausa stagionale, per dar modo ai ragazzi azzurri di Brunel di confrontarsi nell’ultimo test match novembrino, contro l’Argentina. Mentre dalla prossima domenica in poi, i lupi verdi dell’Irpinia sono attesi da un autentico tour de force, il quale lì vedrà impegnati nelle ultime tre partite che andranno a chiudere il giro di boa. Tre gare di vitale importanza, per gli uomini del patron Roca, che finalmente si potranno confrontare con avversari alla propria portata, che potrebbero risollevare il morale della truppa, permettendoli di iniziare così a muovere la classifica, il quale purtroppo vede il XV avellinese ancora fermo al palo.

Sarà il Clan Catanzaro, domenica 1 dicembre a far visita agli irpini, che la domenica successiva saranno impegnati nel terzo derby della storia ovale cittadina, contro i cugini dei Wolves al Silvio Piola di Ospedaletto, infine il 15 nuovamente al Manganelli, contro il Rugby Salerno. Mister Caliano ed il direttore tecnico Bianco, hanno approfittato di questa duplice sosta per intensificare il lavoro nelle sedute di allenamento, al fine di far entrare negli schemi i nuovi adepti del gruppo, con lo scòpo di amalgamarli per benino con il resto della squadra. Anche questa settimana nei due impegni pomeridiani svolti a Largo Santo Spirito, martedì e mercoledì, e questa sera al Campo Coni, ridotto un pantano per l’abbondante pioggia che si è abbattuta sul capoluogo avellinese, i due tecnici hanno fatto lavorare sodo il gruppo, curando in particolar modo la tenuta atletica senza trascurare ovviamente quella tattica. Nessuna novità, rispetto all’ultimo comunicato, anche Ruggiero, che nella seduta di sabato aveva manifestato cenni di miglioramento sulla tenuta della sua caviglia, si è nuovamente bloccato, quindi presumibilmente si andrà ad aggiungere all’elenco degli indisponibili, quali De Girolamo che non ha definitivamente risolto i guai alle spalle, Console ancora impossibilitato per le noie alla caviglia oltre che ad un costato e Montefusco, che ha iniziato le sedute di magnoterapia al ginocchio, l’ariete atripaldese ha fatto sapere che solo dopo questa cura deciderà se ricorrere all’intervento chirurgico, consigliato dall’equipe medica, oppure visti gli impegni di caserma, rinviare il tutto a data da destinarsi, magari stringendo i denti ,come spesso ci ha abituato. Dopo gli ultimi debutti contro l’Arechi, vale a dire quelli del paternese Roberto e del quinto manocalzatese in squadra Imparato, dal prossimo turno sarà arruolabile anche Giuseppe Calì, ricorderete l’atleta porticese che già ha vestito la casacca biancoverde, nell’ultima stagione di mister Rea 2009/10, da qualche settimana ha deciso di ributtarsi nella mischia, la società visto l’impegno e la volontà dell’ex Partenope, ha deciso di tesserarlo nuovamente, quindi non si esclude un suo possibile impiego, già dal prossimo turno. Altra novità, che interessa più l’aspetto tecnico, potrebbe essere quella della formazione di nuovi allenatori di 1° livello, dopo il conseguimento del titolo da parte di mister Caliano, il secondo della lista sarà Romeo, che da giovedì 27 dalle ore 15:30, fino a sabato 29 novembre alle ore 17:00, sarà impegnato presso il Coni di Formia per conseguire appunto l’ambito patentino.

Under 16
Non riposano invece i lupacchiotti dell’Under 16, che domenica mattina alle ore 10:30, saranno impegnati al Comunale di Calvi (Bn) contro la capolista Iv Circolo. Impegno, sicuramente di quelli meno agevoli, ma i buoni risultati ottenuti al trofeo Campania Seven 2013 e la recente vittoria contro l’Arechi, lascia presagire che gli irpini uniti alle Streghe Benevento, proveranno ad ostacolare la marcia trionfale del Quarto, che lo scorso anno militava nellla categoria èlite.
Nazionale

“Giocare a rugby è faticoso, ‘no es un paseo’, non è una passeggiata! – ha affermato Papa Francesco – E questo penso che sia utile anche a temprare il carattere, la forza di volontà” . Così il Pontefice, ha accolto stamane nell’udienza in Vaticano, la Nazionale italiana e quella argentina i capitani delle due squadre hanno consegnato in dono una pianta di ulivo che domani, all’inizio della partita, sarà piantata simbolicamente allo stadio Olimpico, per poi essere trasferita nei Giardini Vaticani. La pianta ricorda quella, sempre di ulivo, che il cardinal Bergoglio piantò anni fa in Plaza de Mayo, a Buenos Aires, come simbolo di pace e di solidarietà. Per il Papa “il rugby è uno sport molto simpatico”, perché “è uno sport duro, c’è molto scontro fisico, ma non c’è violenza, c’è grande lealtà, grande rispetto”.

L’ultimo test match disputato all’Olimpico di Roma - ha visto anche uno spicchio d’Irpinia presente sulle tribune dello stadio della Capitale, con il solito pulman organizzato con gli amici Bersaglieri Sanniti di San Giorgio del Sannio – non riesce a far dimenticare il brutto infortunio capitato a Luca Morisi, che all’indomani della gara contro i non tanto pacifici figiani, si è visto asportare la milza, l’augurio che ci sentiamo di fare allo sfortunato azzurro è quello comunque di non mollare, altri atleti seppur di altre discipline ce l’hanno fatta a ritornare all’agonismo con ottimi risultati, come il calciatore Emanuele Giaccherini, il centrocampista del Sunderland e della Nazionale Italiana vive senza milza dall’età di 15 anni, quando a seguito di un durissimo contrasto con un portiere in uscita fu asportato l’organo. Era il 2000, l’ex Cesena senza la milza è comunque riuscito ad arrivare in serie A, a vincere due scudetti con la Juventus e a guadagnarsi la maglia della Nazionale.

Rimanendo in tema calcistico anche Raul Albiol leader della retroguardia del Napoli, la milza fu asportata nell’agosto del 2004 dopo un grave incidente in auto, mentre stava andando a firmare il contratto per andare in prestito al Getafe. Dopo meno di cinque mesi dall’intervento Albiol è tornato in campo e da lì ha proseguito la sua carriera vestendo le maglie di Valencia, Real Madrid, Napoli e vincendo due Europei ed un mondiale con la maglia della Spagna.

Buttando un occhio sull’atletica anche Valeria Straneo, la maratoneta alessandrina afflitta da una malattia genetica, la sferocitosi, è stata costretta a sottoporsi ad un’operazione di asportazione della milza nel 2010. A seguito dell’intervento, la podista piemontese ha ripreso ad allenarsi e negli ultimi due anni ha ottenuto un argento ai mondiali di Mosca lo scorso 10 agosto ed un 8° posto alla maratona femminile delle Olimpiadi di Londra del 2012.

Anche nel ciclismo c’è un caso, quello di Alessandro Ballan, il 34enne ciclista veneto campione del mondo nrel 2008, lo scorso 13 dicembre in un incidente durante un allenamento, è stato vittima di una caduta che gli ha provocato la frattura del femore che lo ha costretto all’asportazione della milza. Dopo meno di cinque mesi dall’infortunio ha ripreso a correre in bici con la BMC.

Così come nello sci, lo sciatore finlandese Marcus Sandell, nel 2009 durante un allenamento sul ghiacciaio di Pitztal è stato vittima di un grave incidente, in cui gli fu asportata la milza, i medici furono costretti a toglierci anche un rene. Senza questi due organi, Sandell è riuscito a tornare in pista prendendo parte alle Olimpiadi di Vancouver del 2010 ed ancora oggi gareggia in Coppa del Mondo.

Un caso c’è anche nell’ hockey NHL, Peter Forsberg star americana della disciplina nel 2001 ha subito l’asportazione della milza mentre militava nel Colorado. Due anni dopo, nonostante il pezzo per così dire mancante, non gli ha impedito di vincere il titolo di MPV della Lega.

Chris Simms, Quarterback NFL ha subito l’asportazione della milza nel 2006 mentre militava nelle fila dei Tampa Bay Bucaneers. Simms è tornato a giocare la stagione seguente, racimolando una sola presenza con la maglia dei Denver Broncos. Fino alla passata stagione è stato il qb di riserva.

Infine di quelli riusciti a scovare segnaliamo, Tory Nyhaug, 22enne campione di BMX canadese, due mesi dopo l’asportazione della milza è tornata in sella alla sua bici, partecipando anche alle Olimpiadi di Londra.

Quindi Forza Luca, provaci anche tu! (Arom)

 

 

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