Andrea Piardi si racconta: la carriera del primo arbitro italiano al 6 Nazioni
Il TMO di Scozia - Francia? “La decisione è stata perfetta”
Conosciamo meglio il primo arbitro italiano chiamato a dirigere una partita del 6 Nazioni di rugby. Il suo nome è Andrea Piardi, 31enne bresciano ex giocatore di rugby, chiamato a rappresentare l’Italia nel torneo più prestigioso rilanciando così la classe arbitrale italiana, mai finora ritenuta meritevole e all’altezza delle grandi sfide internazionali.
“Ora comincio a sentire un po' la pressione” ammette Andrea Piardi intervistato da Tutto Sport, primo italiano che arbitrerà una partita del 6 Nazioni di rugby, Irlanda-Galles del terzo turno del prestigioso e antico torneo, sfida in programma all’Aviva Stadium di Dublino sabato 24 febbraio alle ore 15.15 (diretta Sky Sport Arena).
Era terza linea del Rugby Brescia
La carriera da giocatore di Piardi, ex terza linea del Rugby Brescia fino al 2010, gli è servita molto nel comprendere le dinamiche del gioco.
Piardi arbitro professionista
“Sono arbitro professionista dal 2023, è la mia occupazione principale, prima ero impiegato in una azienda di materie plastiche. Ho firmato un contratto sino al 2027. I contratti durano 4 anni, da un Mondiale all'altro. Tengo a sottolineare che non sono solo io arbitro internazionale, c'è pure l’altro fischietto bresciano Gianluca Gnecchi, Federico Vedovelli e Clara Munarini”.
La carriera di Piardi
“Tra il 2010 e il 2011 giocavo e arbitravo, sempre a Brescia, ho fatto tutta la trafila, dalla serie B alla A sino all'Eccellenza (ora si chiama Serie A Elite) sino al 2017. Sono stato promosso arbitro internazionale nel2018. Esordio l’anno successivo in URC arbitrando gli irlandesi del Munster”.
Il TMO di Scozia-Francia
Sono sorte innumerevoli polemiche sulla meta annullata dall’arbitro sotto consulto del TMO nei minuti finali di Scozia - Francia del 6 Nazioni. Il parere di Andrea Piardi:
“Rispondo che non esistendo la certezza assoluta della meta (tutt’altro che chiare le riprese televisive osservate più volte) la decisione del TMO è stata perfetta. Per quanto riguarda l'uso delle immagini, se non le usiamo non accontentiamo i tifosi, se le usiamo troppo spezziamo il gioco. Difficile trovare la quadratura del cerchio”.