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Nella corsa elettorale verso il 15 settembre per le elezioni della Federazione italiana rugby (Fir) spunta la novità assoluta della candidatura di servizio. Gianni Fava di Viadana, attuale consigliere federale e politico di lungo corso nella Lega, si è infatti candidato presidente e oggi l'ha ufficializzato. I candidati diventa così quattro, oltre a lui, Andrea Duodo, Massimo Giovanelli e Marzio Innocenti.

Candidatura di servizio

Si tratta di una candidatura di servizio al movimento e alle liste che sostengono Duodo (Pronti al Cambiamento e Rugby 2030), un piano B per scongiurare il pericolo di ineleggibilità dello stesso Duodo, ventilata da più partiti come strumento per eliminarlo dalla corsa. La verifica poteri dei candidati da parte degli organi della Fir, infatti, non si è ancora pronunciata. Nel dubbio quindi Fava ha rinunciato a presentarsi come candidato consigliere e lo fa come candidato presidente. Se Duodo resta in corsa, ritirerà la candidatura e non potrà approdare in consiglio federale in caso vittoria della sua lista. Se Duodo verrà escluso, Fava correrà al posto suo. Un vero gioco di squadre, affermano i due interessati e i gruppi che lo sostengono, in un comunicato dove smentiscono ipotesi di spaccatura dietro la scelta.

Il comunicato

FAVA: "MI SONO CANDIDATO A PRESIDIO DELLA LEGALITA', ALTRO CHE SPACCATURE" 

"La mia è una candidatura di servizio e un presidio di legalità. Nessuna spaccatura o un segnale di debolezza". Lo afferma Gianni Fava, Consigliere federale uscente della FIR e candidato alla Presidenza FIR per il prossimo quadriennio olimpico. 

"La decisione di candidarmi rappresenta un esempio concreto di quel lavoro di squadra che intendiamo portare in Federazione nel prossimo quadriennio e che assieme ad Andrea Duodo stiamo illustrando a tutti i presidenti e dirigenti dei club d'Italia - spiega Gianni Fava che poi aggiunge - poiché da tempo non abbiamo certezze che questa campagna elettorale si svolgerà ad armi pari, assieme ai movimenti che ci sostengono, Rugby 2030 e PALC, abbiamo voluto preservare il movimento dal rischio di non avere la possibilità di scelta alle elezioni del 15 settembre prossimo. In questo contesto, assieme alla squadra ho deciso di sacrificare il mio ruolo di consigliere federale e presentare anche la mia candidature che spero temporanea, per uno scopo più importante che è proprio quello di dare un'opportunità di scelta, e quindi di cambiamento, a tutti gli aventi diritto al voto". 

Gianni Fava ha poi sgombrato il campo da equivoci e strumentalizzazioni: "Chiarisco, anche ai più dubbiosi, che la mia candidatura non è frutto di alcuna 'spaccatura' come qualcuno si è affrettato dire. Con Andrea e la squadra lavoriamo per raggiungere un solo obiettivo: portare aria nuova in Federazione e dire basta a modi e metodi per salvare la poltrona rispetto all'esigenza di lavorare per il movimento. Il 15 settembre si avvicina e si respira già aria nuova. Avanti tutta, avanti tutti, sempre insieme".