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Durissima sconfitta per l’Italia alla prima del 6 Nazioni. Contro la Francia gli azzurri non hanno saputo tenere il ritmo di una squadra fisicamente meglio dotata, sia a livello di impatti che di velocità. Anche a livello tattico i Bleus ci hanno messo sotto risultandoci superiori in ogni aspetto. Ecco spiegato il 10-50 finale, frutto di sette mete transalpine. Prova a commentare la debacle il CT Franco Smith dalla conferenza stampa dell’Olimpico:

 

“Non credo sia una mancanza di grinta e volontà — esordisce Smith —. Con la palla in mano abbiamo giocato molto bene, abbiamo creato tanti line break. Per chi guarda solo al risultato sembra non sia andato bene nulla ma non è così. Abbiamo subito tante mete partite da nostri errori.”

“Non penso la Francia sia stata tanto meglio di noi, fisicamente sicuramente sono più grossi. Ci sono stati errori che abbiamo pagato caro e che possiamo evitare, dobbiamo imparare da questo”.

 

Non è passata inosservata la sostituzione dei due piloni dopo 30 minuti.

“Era nel piano di gioco — spiega Franco Smith —, volevamo dare più tempo a Fischetti e Zilocchi, i piloni più in forma, e concederne meno a Rimpelli che era al primo cap e a Riccioni che dal rientro dall’infortunio aveva giocato solo due partite.”

 

Infine due parole sul mediano Stephen Varney, il migliore dei nostri:

“Varney ha fatto bene in attacco, considerando che non gioca dal 2 gennaio per un ragazzo della sua età ha fatto davvero bene”.

 

 

 

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