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Foto Waisea Nayacalevu
Foto Waisea Nayacalevu

Il fine settimana dei quarti di Rugby World Cup ci ha lasciati due certezze. La prima: ancora una volta è l'emisfero Sud ad arrivare più preparato ai Mondiali. La seconda: parlare male degli arbitri non si fa, assolutamente, ma alle volte ci si azzecca…

Lo sa bene Waisea Nayacalevu, capitano delle Fiji, che al termine della sfida con l'Inghilterra dice la sua:

“Sono molto emozionato in questo momento, è successo tanto in questa settimana e sono orgoglioso dei ragazzi. Alcune chiamate non sono state dalla nostra parte. Non voglio fare polemiche, ma voglio soltanto scelte eque”

E quando gli viene chiesto se la squadra è stata vittima di pregiudizi: “Assolutamente, potete dirlo voi, avete visto la partita”

In particolare Nayacalevu ha sottolineato le mani in ruck di Itoje che hanno rotto una potenziale azione da meta: 
“La ruck era già formata e lui ha messo le mani, non le toglieva, lo ha fatto tre volte durante la partita. Questa cosa ha rotto il momentum”.

Più diplomatico Simon Raiwalui, che evita di parlare dell'arbitraggio, soffermandosi invece sulla mancanza di cinismo dei suoi e le numerose occasioni sprecate:

“Gli arbitri hanno fatto un buon lavoro, non è facile la loro posizione. Certo ci sono scelte su cui non sei d'accordo, ma è anche vero che abbiamo avuto tante opportunità di segnare oltre che di vincere la partita.”