x

x

Nessuna squadra che abbia chiuso la prima fase di Heineken Cup con sei vittorie in altrettante partite ha mai vinto l'Heineken Cup. Nessuna squadra che sia arrivata ai quarti come la prima del ranking è mai riuscita ad alzare il trofeo. Due tabù che gli Harlequins possono e vogliono cancellare in un colpo solo portando anche in Europa quello spirito e quella mentalità vincente che la scorsa stagione li ha finalmente portati a conquistare il primo titolo inglese nella ultrasecolare storia del club.
"Sarà la sfida tra una squadra che ha risalito una lunga china per arrivare fin qui contro il club che ha fatto la storia dell'Heineken Cup". Le parole del coach degli Harlequins Conor O'Shea sottolineano il rispetto con cui i campioni di Premiership attendono il confronto con Munster, il cui gruppo storico di giocatori è dato da tempo in fase calante eppure è sempre lì a giocarsi le partite più importanti. Anzi, domenica a Twickenham Stoop, Munster giocherà per la quattordicesima volta i quarti di finale di Heineken Cup, distanziando Tolosa e diventando così la squadra con più presenze al secondo turno di coppa. Dalla stagione 1997-98 ad oggi, Munster non ha superato la fase a gironi solo nel 2010-2011 e nei quarti vanta 9 successi su 13 incontri disputati. Gli Harlequins ai quarti ci sono invece arrivati solo tre volte perdendo in tutte e tre le occasioni.

L'anno scorso è però finita male per Howlett e soci, con Ulster capace di espugnare Thomond Park e spianarsi la strada fino alla finale. Quest'anno la squadra guidata per la prima volta da Rob Penney vuole scrivere un altro finale. Lo farà puntando ancora su Paul O'Connell, appena rientrato da un lungo infortunio che lo ha costretto anche a saltare il Sei Nazioni ma la cui presenza è da sempre fondamentale per dare sicurezza alla mischia e, soprattutto, alla rimessa laterale che se la dovrà vedere con George Robson, leader della speciale classifica delle touche rubate con 6 palloni strappati agli avversari. Lo farà puntando ancora su Ronan O'Gara, alla presenza numero 109 in Heineken Cup, competizione in cui nessuno ha segnato quanto lui. Sono ben 1342 i punti messi a segno dall'apertura irlandese, che ha inaugurato la sua serie proprio a Twickenham Stoop contro gli Harlequins ormai 16 anni fa.

Era infatti il 7 settembre 1997 quando i londinesi (col pilone azzurro Massimo Cuttitta in campo per tutti gli 80') vinsero 48-40 contro Munster, a cui non bastarono le 3 punizioni e le altrettante trasformazioni dell'allora ventenne O'Gara. Rimane peraltro quella l'unica vittoria degli Harlequins nei 6 precedenti tra le due squadre.

"Come giocatore vuoi sempre confrontarti contro il meglio. E non c'è niente di più duro di una partita contro Munster". Parole del capitano degli Harlequins Chris Robshaw, che sa come per i suoi questa gara sarà diversa dalle sei giocate e dominate nel girone, quando i Quins hanno segnato quasi 41 punti a partita di media contro Biarritz, Connacht e Zebre realizzando in totale 28 mete. Di fronte, infatti, ci sarà un muro rosso, che proprio dalla difesa ha costruito la qualificazione conquistata all'ultima giornata. Nella fase a gironi, infatti, Munster ha completato il 90% dei placcaggi (pur effettuandone meno di tutti) e ha concesso agli avversari un guadagna di 226 metri a partita, meno di chiunque altro nella competizione.

Toccherà alle cariche di Nick Easter, al piede di Nick Evans e all'inventiva di Danny Care (4 mete e 2 assistenze dirette) creare una breccia nella difesa di Munster e permettere ai Quins di avanzare per la prima volta nella storia fino alle semifinali.

vedi giornata

vai al sito ercrugby.com