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In Galles impazza il toto nome per il successore del ct Warren Gatland, con tanto di quote calcolate dagli scommettitori. Buona parte degli addetti ai lavori è convinta che sabato dopo la probabile 12ª sconfitta consecutiva contro gli Springboks, record negativo in 143 anni di storia rugbistica aggiornato visto che le attuali 11 sconfitte sono già un primato, ci sarà l'addio al commissario tecnico. Da quando è tornato al capezzale del Galles, nel dicembre 2022, non è riuscito a risollevarlo dalla crisi. Il suo record in panchina parla di solo 6 vittorie su 23 partite. Anche un grande allenatore come lui, se non ha i giocatori adatti, non può fare molto.

Il favorito

Nel gioco delle previsione il sito specializzato Wales on line ha messo in fila i nomi di dieci possibili successori. Come si vede nella lista pubblicata qui sotto, il tecnico a cui vengono date le maggiori possibilità di succedere a Gatland è il gallese Steve Tandy, 44 anni, ex Ospreys, attuale tecnico della difesa della Scozia. Nei contratti dei professionisti di solito c'è una clausola che permette di liberarsi, se un assistente viene chiamato come head coach da una Nazionale. Tendy è seguito dall'irlandese Ronan O'Gara, attualmente in Francia a La Rochelle. Fra i nomi è inserito in buona posizione anche il sudafricano Franco Smith, ex ct dell'Italia e campione dell'Urc con i Glasgow Warriors. Suggestiva anche l'idea di una ritorno, da head coach, di Shaun Edawars, artefice come tecnico della difesa dell'età dell'oro gallese proprio con Gatland in panchina. È durata 12 anni (2008-2019) e ha portato ai Dragoni quattro vittorie del Sei Nazioni, tre delle quali con il Grande Slam (2008, 2012, 2019).

La classifica dei candidati

Steve Tandy 3/1

Ronan O'Gara 5/1

Brad Mooar 8/1

Jonathan Humphreys 8/1

Franco Smith 8/1

Michael Cheika 8/1

Shaun Edwards 12/1

Tony Brown 16/1

Rob Baxter 16/1

Stephen Jones 16/1

L'incontro con i vertici federali

Lo stesso Gatland, 61 anni, dopo la pesante sconfitta con l'Australia ha detto di aver avuto un confronto con il direttore della Welsh Rugby Union Nigel Walker e con il presidente Richard Collier-Keywood. «Non sarei un essere umano se non mi ponessi delle domande in questa situazione - ha affermato Gatland - Amo essere coinvolto nel gioco. Amo fare quello che devo. Quello di cui m'importa di più è il rugby del Galles, le persone e i tifosi che lo compongono, il futuro del gioco. State sicuri che prenderemo la miglior decisione per il rugby gallese. E se la miglior decisione sarà quella di andarmene, va bene». Un assist all'addio, se i vertici federali vorranno prendere questa dolorosa decisione.