Roberto Manghi: “più uniti si può far tutto, divisi non si può fare niente”
Le prime reazioni di Marzio Innocenti sulla nomina di Manghi da parte dei Club
Roberto Manghi parla dopo la riunione dei club del massimo campionato tenutasi ieri a Bologna, la prima operativa del coordinamento, la cosa più simile alla Lega dei Club da quando nel 2009 (la Lire) è stata fatta morire. Manghi è stato eletto coordinatore dalle società e interlocutore con la Federazione Italiana Rugby per i 9 club di Serie A Elite, ecco le sue prime dichiarazioni in questa nuova veste.
Roberto Manghi intervistato da Ivan Malfatto del Gazzettino
Visto l’entusiasmo di tutti ho accettato l’incarico. Fino a giugno sarò il coordinatore e portavoce delle nove società di Serie A Elite di rugby. Poi se nascerà un bel progetto posso pensare anche di continuare. Ringrazio chi mi ha dato grande fiducia e questa opportunità.
Il prossimo passo è raccogliere le progettualità e le esigenze diverse dei 9 club e farne sintesi per sottoporre alla federazione la nostra proposta unitaria per l’organizzazione e il miglioramento del massimo campionato italiano. Il motto con il quale intendo svolgere il mio ruolo è: più uniti si può far tutto, divisi non si può fare niente.
Roberto Manghi, 65 anni, recentemente esonerato dal Valorugby Emilia dal ruolo di capo allenatore e Direttore Sportivo, è una figura ben nota nel rugby italiano. Ex pilone di Rugby Parma e Gran Parma è presto diventato prima allenatore proprio del Gran Parma (4° posto nel 2006) e Direttore Sportivo di Rugby Parma, Rugby Reggio ed infine Valorugby, vincendo la Coppa Italia nel 2019.
La proposta da sottoporre alla federazione sarà formalizzata entro fine febbraio- inizio marzo. Sui contenuti circolano le indiscrezioni emerse anche dai precedenti incontri: Bloccare le retrocessioni riportando il campionato a dieci squadre con la promozione della vincitrice della Serie A. Trovare un intesa sui permit-player federali o delle due squadre di Urc. Ripristinare la Coppa Italia e/o riorganizzare la Serie A Elite Cup (solo 5 società hanno voluto partecipare alla prima edizione).
Una comunicazione sulla posizione presa dalla società è arrivata a Marzio Innocenti, il Presidente Fir ha così risposto intervistato nei giorni scorsi da Andrea Martucci da TG Plus Treviso.
Marzio Innocenti ha dichiarato
Quando mi è arrivata comunicazione mi sono complimentato perché finalmente si potrà parlare di discutere su proposte e posizioni. Finora sono solo stati attacchi personali. Vedremo quali saranno le proposte, ho chiarito che il modello di sviluppo Fir per la Serie A Elite rimarrà tale ma lo spazio per le squadre di Serie A Elite c’è.
Fare a meno di Aloi? Si può fare a meno di tutti. Non è questo il tema sul tavolo. Aloi ha un compito da svolgere e un contratto. Se ci fosse da parte di tutti la volontà di collaborare non ci sarebbero problemi di questo tipo.