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I derby sono sempre belli, per definizione, anche quando sono brutti. Vincerli li rende ancora più belli. E così quello di oggi pomeriggio con il Pro Recco, per il Cus Genova è stato bellissimo. Perché la vittoria è arrivata netta, senza discussioni, voluta e cercata dagli uomini di Stefano Bordon. Che hanno saputo soffrire nel primo tempo, quando i biancoazzurri hanno imposto il loro gioco in mischia chiusa, e hanno terminato la prima frazione in vantaggio per 15-6. Ma dopo l'intervallo la marea biancorossa li ha sommersi. Se nel primo tempo, infatti, tante azioni cussine erano rimaste abbozzate, non concluse per qualche errore che puntualmente frenava le iniziative dei padroni di casa, e perché la difesa del Recco era tosta, nella ripresa non è stato più così. Perché Pallaro e gli altri sono rientrati in campo con la giusta rabbia, con quella ferocia che non ha permesso al Pro Recco di combinare più nulla, se non difendersi, e ai biancorossi, invece, di lanciare i propri attacchi in continuazione, e violare per tre volte l'area di meta recchese. Prima Francesco Avignone, sugli sviluppi di una touche, ha sfondato la difesa ospite e ha depositato oltre la fatidica linea. È stato il segnale che era la giornata giusta, che lo svantaggio al 40', 15-6 per il Pro Recco, poteva essere colmato. Cipriani, poi, col suo piede oggi straordinariamente preciso, ha trasformato da posizione assai difficile, per il 15-13.

Non ci si poteva non credere, soprattutto quando il pressing biancorosso, su calcio di spostamento di Cipriani, ha visto D'Agostini tentennare al momento del calcio, e Serpico stoppare il pallone e schiacciarlo in area di meta. Per il meritato sorpasso. Perché poi Cipriani ha trasformato di nuovo per il 20-15 dei padroni di casa, davanti all'esultanza di un Carlini non pieno come ci si poteva aspettare per una partita del genere. La speranza è che non siano stati i 7 euro del biglietto a frenare gli appassionati della palla ovale...

Comunque, sospinti dalla fame di vincere, e dalla situazione che diceva come quello fosse il momento giusto per il colpo del ko, ecco arrivare l'elegante incedere di Castle, capace di superare l'avversario con un calcetto a seguire, andare a raccoglierlo, e segnare la meta decisiva, a pochi minuti dalla fine, per il parziale 27-15. Una distanza di sicurezza, ma non tale da permettere eccessivi rilassamenti. Anche perché il Pro Recco ci ha creduto fino alla fine, e questo va a onore e merito degli uomini di Villagra e Ceppolino, che sono stati ottimi avversari. Che hanno segnato ancora, una meta trasformata coi calci del sempre bravo Agniel, e poi hanno tentato ancora, quando il tempo era scaduto, di risalire il campo. Ma alla fine è arrivato il fischio che ha sancito la meritata, e bella, e sudata, e voluta, e cercata vittoria del Cus Genova Rugby.

Per la gioia, anche, di Bordon: «Era una partita in cui ci voleva il cuore, e sono fiero che i ragazzi abbiano dimostrato quanto tengono alla maglia. E che abbiano dimostrato, anche, che siamo una squadra che sa giocare a rugby, e non fare soltanto due cose. Ora spero che si continui così».

 

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