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Dopo il candidato presidente di opposizione Andrea Duodo, anche il presidente della Federazione italiana rugby Mario Innocenti ha presentato la sua squadra, a Roma, in vista delle elezioni federali del 15 settembre. Dieci i candidati consiglieri rispetto ai tredici del rivale (in consiglio ne entrano dieci). Quattro sono consiglieri federali in carica e sei i nuovi. La metà dei candidati ha già fatto o sta facendo l'esperienza di presidente di un comitato regionale. Essi rappresentate geograficamente nove regioni italiane. Ecco la squadra: Paolo Ricchebono (Liguria) candidato per i tecnici; Carlo Festuccia (Emilia Romagna/Abruzzo) e Silvia Gaudino (Lombardia/Campania) candidati per i giocatori. Enrico Quartaroli (Lombardia), Sandro Trevisan (Veneto), Giovanni Poggiali (Emilia Romagna), Giorgio Morelli (Abruzzo), Antonio Luisi (Lazio/Campania), Francesca Gallina (Toscana), Vitanna Convertini (Puglia) candidati per i dirigenti.

I risultati della nazionale

Nella presentazione dei programmi del suo movimento chiamato "Obiettivo 2028", Innocenti è partito sottolineando i risultati delle Nazionali: «Continueremo a impegnarci perchè le nazionali siano sempre più competitive, perché il 65% delle risorse che possiede la Fir derivano dall'attività internazionale. Siamo convinti di aver fatto un ottimo lavoro e lo vogliamo completare facendo crescere il nostro movimento a livello nazionale e internazionale. I risultati ci danno ragione, in particolare con le nazionali senior, tanto che oggi siamo all'ottavo posto nel ranking mondiale. Questo è in assoluto il miglior periodo del rugby italiano nell'era Sei Nazioni. Ci avevano chiesto di tornare a vincere, perché venivamo da 32 sconfitte. Il bilancio della nazionale maggiore maschile, non parlando di quella femminile che vince come ha sempre fatto, parla di 35 partite con 14 vittorie, 20 sconfitte e un pareggio. E per la prima volta in una stagione abbiamo più vittorie che sconfitte, 8 contro 7 e un pareggio nell'annata agonistica che va da giugno 2023 a giugno 2024».

Gli altri temi

Innocenti ha toccato gli altri traguardi raggiunti sono la sua gestione: la considerazione internazionale dell'Italia con la candidatura di Andrea Rinaldo a presidente di World Rugby; il miglioramento dei rapporti con le istituzioni (Ministeri, Regioni, Enti Locali) e gli sponsor (in crescita); l'orgoglio che il rugby con il Governo Meloni sia diventato testimonial del Made in Italy nel mondo; le risposte rapide date ai problemi dei club con il centro servizi della Fir; la formazione diventata il cuore dell'attività che finalmente funziona, «compresa la transizione dall'attività giovanile a quella assoluta, che era il nostro problema e che ora abbiamo risolto»; il buon lavoro fatto con le Fiamme Oro e l'impiantistica nel Progetto Sud; il contributo di Sprot e Salute alla Fir di 3,3 milioni di euro, mai così alto.

Le due polemiche

Due i passaggi polemici con i suoi avversari, fatti a seguito delle domande dei giornalisti. Al presidente della FemiCz Rovigo Francesco Zambelli, che ha definito «orrendo essere affiliati a questa federazione» ha risposto indirettamente, senza citarlo: «I loro problemi economici i presidenti dei club di Serie A Elite devono risolverseli da soli. Noi diamo loro un contributo chiedendo che sia mirato alla crescita. Al di là di alcune dichiarazioni colorite fatta da un solo presidente, ci sono altri presidenti che fanno discorsi seri. Con loro non c'è nessun rapporto lacerato da ricucire, l'abbiamo già fatto».

Al rivale per la presidenza Duodo prima riserva un indiretto «i revisori dei conti dovrebbero essere neurali». Poi sulla sua dichiarazione di voler smantellare le Accademie Under 23 di Zebre e Benetton: «Questo per Duodo è un problema interno. Non avendo avuto l'appoggio elettorale del Benetton, chiede di tagliargli l'accademia. È una rivincita».