x

x

Una decisione abbastanza difficile da buttare giù, data la grande popolarità dei tatuaggi tra i giocatori di rugby, ma il governo giapponese non transige: "i tatuaggi vanno coperti nei luoghi pubblici". A sentire di più la batosta saranno i giocatori oceaniani, soprattutto gli All Blacks, dal momento che il tatuaggio maori ha un enorme importanza culturale in Nuova Zelanda.

La ragione è di natura simbolica: i tatuaggi in Giappone simboleggiano la Yakuza, la mafia locale. Un vero peccato che tali disegni ornamentali abbiano una cattiva nomea nella terra del Sol Levante, lì dove il tatuaggio ha una tradizione millenaria. Basti pensare che la tecnica dell'irezumi, il tradizionale tatuaggio nipponico, fu importata anni fa in italia dallo scenografo Gian Maurizio Fercioni, uno dei primi ad aprire uno studio di tatuaggi in Italia nonchè praticante della tecnica giapponese per la realizzazione dei tatooes.

Tornando a noi, il World Rugby è sceso a patti con il governo di Tokyo. I giocatori delle 20 nazionali che fra un anno atterreranno sul suolo nipponico non potranno esibire i tatuaggi in luogo pubblico, durante gli allenamenti e durante le sessioni in piscina. Unica eccezione sarà concessa durante i match del Mondiale, in quanto coprire i tatuaggi durante le situazioni di gioco sarebbe troppo complicato. 

Ovviamente il divieto è esteso anche ai turisti e ai tifosi che raggiungeranno il Giappone in vista della rassegna mondiale.

 

I numeri della Rugby World Cup 2019

Tutti i record della Rugby World Cup

 

 

Visita Rugbymeet Shop e scopri tutte le offerte