Rugby World Cup: 24 squadre nel 2027... chissà
Che la Coppa del Mondo di Rugby sia la principale fonte di introiti di World Rugby non vi sono dubbi. L'organismo internazionale arriverebbe ad incassare 360 milioni di sterline da Giappone 2019, un guadagno superiore ai profitti ottenuti da Inghilterra 2015. Profitti dovuti alla potenza del mercato asiatico: tra Cina, Corea e Giappone i telespettatori che seguiranno l'evento saranno circa 800 milioni.
I ricchi sponsor nipponici (NEC, NTT, Canon, Secom, Toto) hanno colto subito l'occasione per aumentare la visibilità nell'Estremo Oriente. Un pò di Europa (quella che rugbysticamente conta di meno) snobberà l'evento Mondiale; mentre in Francia, Regno Unito, e in misura inferiore in Italia e Georgia, l'evento avrà il suo seguito.
Come scrive oggi PlanetRugby, World Rugby ormai vuole puntare alla rassegna Mondiale come mezzo per esplorare nuovi orizzonti, inserirsi in nuovi mercati, e far crescere la popolarità di questo sport in tutto il Mondo. Non serve un nuovo evento come il World Rugby Nations Championship, a cui le big del Sei Nazioni hanno detto di no. La Rugby World Cup basta e avanza, bisogna farla crescere. Il 2027 potrebbe essere l'anno decisivo per l'ampliamento: da 20 a 24 squadre... ma nulla è stato ancora deciso.
L'assegnazione dell'11° edizione è in fase embrionale. Cinque i candidati: Argentina, Australia, Sudafrica, Russia, Stati Uniti. Il 2027 dovrà essere l'anno dell'Emisfero Sud, o almeno l'anno del "Fuori dall'Europa", quindi le candidature di Argentina, Sudafrica e Australia sono in primo piano. Gli argentini sembrano essere fortemente favoriti, e con la posizione dirompente di Augustìn Pichot, ci sono ampie possibilità che nel 2027 si andrà in Sud America. Russia e Stati Uniti ci proveranno. Dalla loro hanno tante cose che i concorrenti non sognano minimamente: stadi all'avanguardia, trasporti interni ben organizzati, sponsor a volontà, e una forte attrattiva turistica.
Ma World Rugby su questo punto vuole essere chiaro: il Mondiale vuole avvicinare le nazionali di seconda fascia, ma è inevitabile che per adesso l'organizzazione punterà alle nazioni di primo livello, quelle che già riescono ad ottenere buoni risultati in questo sport. Sarà inevitabile che, alcune nazioni minori, non potranno ospitare la rassegna mondiale.
I gironi e il calendario della RWC 2019
Il prezzo dei biglietti per la Rugby World Cup
Foto Althorp
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