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Abbiamo intervistato Alberto De Marchi, pilone della Nazionale Italiana e della Benetton Treviso, quando è diventata ufficiale la sua scelta di andare a giocare in Aviva Premiership per i Sale Sharks, dopo mille voci abbiamo fatto una chiacchierata a 360 gradi con Alberto per sapere dalle sue parole le motivazioni di questa scelta di vita e anche il suo parere su questo 6 Nazioni appena concluso, nonchè di come ha vissuto la situazione d'incertezza a Treviso. Insomma anche una piccola panoramica a tutto tondo sul momento attuale del rugby italiano.

Ciao Alberto innanzitutto complimenti per la scelta effettuata e per l'opportunità che ti sei andato a prendere. Ora torniamo un attimo indietro al 6 Nazioni appena concluso, puoi darci un tuo pensiero su quello che è accaduto, bene o male su cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato?

"Sicuramente è stato un Torneo con un bilancio negativo, la cosa positiva che è un pò emersa sono i nuovi giovani e la nuova nazionale che si sta preparando per il mondiale del 2015. Sono nel gruppo da un pò e, ti devo dire la verità, adesso ci sono dei cambiamenti, abbiamo visto delle facce nuove e sicuramente delle facce sulle quali puntare. Per quanto riguarda i risultati, quest'anno è andata così (certamente non bene) ma stiamo creando qualcosa per il futuro".

La nazionale ha espresso un gioco migliore rispetto a 2 anni fa o anche rispetto all'anno scorso ma nei momenti cruciali ci è sempre mancato quel qualcosa, rabbia, voglia di vincere, convinzione...?

"Guarda secondo me no, secondo me è solo un fatto di episodi positivi e negativi, quest'anno è andata male ma ti assicuro che abbiamo tutta l'intenzione di recuperare per gli anni prossimi. Il calo di concentrazione c'è in tutte le partite, a volte lo paghi di più altre di meno.

E' anche vero che contro l'Inghilterra non siamo neppure entrati in partita, mentre l'Irlanda all'Aviva ha fatto la partita della vita. Il resto delle volte ce la siamo giocata, purtroppo quest'anno nel corso delle partite gli episodi negativi ci sono costati molto di più rispetto all'anno scorso , quando magari a pagare sono state le altre squadre".

Domanda secca, sei soddisfatto del tuo Torneo e che voto ti dai?

"Un 6, 6 e mezzo...perchè sicuramente potevo far meglio, avrei potuto giocare anche la prima da titolare e avrei potuto far meglio contro la Scozia. Nell''ultima partita contro l'Inghilterra sono entrato a destra e non è il mio ruolo ma sinceramente avrei potuto fare meglio anche in questa occasione".

Come hai vissuto la situazione di Treviso, l'incertezza che regnava circa la situazione societaria e tutte le voci circa la creazione dei Dogi? Tutto questo ha influito sulla tua scelta di andare via?

"Non ti fa vivere tranquillo perchè comunque stiamo parlando del nostro lavoro e della nostra vita, non è comunque una cosa che può essere presa alla leggera, però d'altro canto dobbiamo essere consapevoli che siamo dei professionisti e dobbiamo pensare a quello che "dobbiamo" fare in quel momento cioè giocare una partita.

La varie prestazioni negative non sono state dovute a quest'insicurezza, noi abbiamo fiducia sia nella Federazione che nella società , penso che non ci possa essere futuro se non dovessero esserci Treviso o una delle due franchigie che partecipano al Pro12.

Cosa ti ha portato a scegliere Sale, gli Sharks?

"Sicuramente la voglia che avevano di avermi in squadra, quando "sono andato su da loro" sono stati convincenti e mi hanno presentato un progetto importante, con l'idea di fare un campionato per le prime posizioni e la voglia di andare ai playoff. Sopratutto si sono presentati interessati a me come Alberto De Marchi e come Alberto De Marchi pilone!"

Ci sono state tante voci, probabilmente hai avuto anche altre possibilità sia in Francia che in Inghilterra...

"Si è vero, sopratutto Tolone, ti dico la verità Tolone è arrivata anche prima di Sale e non è andato in porto l'accordo solo per il fatto che avevo già giocato in Heineken Cup con Treviso. Fosse stato diversamente io sarei già andato a Tolone, anche perchè sarebbe stata una scelta, passami il termine, "fin da subito".

Cosa ti aspetti dalla Premiership?

"Mi aspetto un campionato tanto tanto duro che mi metterà alla prova sia fisicamente che sopratutto mentalmente. Lo seguo in televisione ed ho visto che gran parte dei match si giocano sino all'ultimo, sarà importante l'approccio mentale e mantenere la concentrazione sino allla fine. 

Sicuramente quest'esperienza mi aiuterà a migliorare e a diventare ancora più completo!"

Grazie mille Alberto e come dicono in Inghilterra "touch wood!"

Grazie a voi ragazzi!

 

Alberto andrà a giocare in un campionato in cui c'è già una importante rappresentanza italiana e azzurra con Andrea Masi e Carlo Festuccia ai London Wasps, ma le voci di mercato danno anche Lorenzo Cittadini in procinto di arrivare alla corte di Dai Young con i due aquilani e vedono Leonardo Ghiraldini e Michele Rizzo ai Leicester Tigers di Richard Cockerill.

 

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Foto Fotosportit riproduzione riservata

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