Bakkies Botha: “il rugby moderno è diventato frustrante”
L’ex Springbok attacca gli arbitri, “c’è bisogno di più personalità”
L'ex seconda linea di Bulls, Tolone e Sudafrica Bakkies Botha ha rilasciato una intervista dove ha evidenziato la mancanza di coerenza e personalità da parte degli arbitri.
Botha (2,02 m x 124 kg) ha rappresentato il Sudafrica 85 volte tra il 2002 e il 2014, vincendo la Coppa del mondo 2007 e la serie dei British & Irish Lions 2009.
In una lunga intervista al Midi Olympique, il 43enne Bakkies Botha ha lamentato la mancanza di coerenza da parte degli ufficiali di gara.
“Capisco che World Rugby e gli arbitri a livello internazionale debbano proteggere i giocatori, ma oggi il rugby è diventato frustrante e incoerente. Da una partita all'altra le interpretazioni degli arbitri variano e in tribuna o in tv la gente non capisce niente. Ai miei tempi sembrava che ci fosse più personalità in campo”.
“Le nuove regole introdotte negli ultimi anni hanno eliminato dalla circolazione giocatori “del mio stampo”. Non puoi più entrare in ruck come facevo io. Non credo che il rugby di oggi faccia al caso mio”.
“Sono partito per la Francia nel 2011 perché il rugby internazionale non mi andava più bene; era diventato troppo strategico e troppo cauto”, ha aggiunto Botha. “Non permetteva più ai giocatori di esprimere il loro talento o la loro vera natura. Tuttavia, ho poi conosciuto il Top 14 francese, duro ma nel rispetto delle regole. Mi è piaciuto molto giocare ad Agen, Brive e Grenoble, sfogarmi su quei campi durissimi. Il peggior infortunio della mia carriera l’ho riportato a Brive quando mi hanno rotto un braccio”.
“Il Top 14 sarà anche più lento del Super Rugby, ma è anche molto più fisico. Se non sei pronto, in Top 14 ti mangiano, ti masticano e ti sputano. Un giorno, ad Agen, ho affrontato un tizio, mentre si alzava da terra mi ha dato una scarpata in testa: ho lasciato il campo con 15 punti di sutura”.