Rugby Mercato: Presutti allenerà la nuova realtà toscana in Serie A
Dopo aver allenato per diversi anni il Petrarca Padova, storico lo scudetto vinto nella stagione 2010/11 al Battaglini, dopo due stagioni con le Fiamme Oro Roma, vincitori del Trofeo Eccellenza la scorsa stagione e approdo ai Play Off in quella appena conclusa, Pasquale Presutti ha deciso di cambiare nuovamente aria e si accaserà in terra toscana a dirigere la nuova realtà neonata di Serie A con base a Firenze. Di seguito il comunicato del club toscano:
Pasquale Presutti, aquilano classe 50, tecnico e dirigente sportivo pluriblasonato nonché personaggio di grande fama del rugby italiano, ha accettato la guida tecnica del nuovo progetto rugbistico con base a Firenze nato allunione di intenti tra Firenze Rugby 1931 e Cavalieri Prato.
Proveniente dalle Fiamme Oro, con le quali ha disputato le semifinali playoff di Eccellenza 2014-15, da tecnico ha vinto il Titolo Italiano 2010-11 con il Petrarca Padova ed il Trofeo Eccellenza 2013-14 sempre con le Fiamme Oro. Da giocatore pilone azzurro con 8 presenze dal 1974 al 1978 ha vinto 4 Campionati Italiani (1972-73, 1973-74, 1976-77, 1979-80) ed una Coppa Italia (1981-82) con il Petrarca.
Ad annunciare il primo importante tassello di un progetto nato per lo sviluppo del rugby toscano il presidente Giacomo Lucibello: «Abbiamo raggiunto questo accordo su base triennale con Pasquale Presutti per la direzione tecnica del nostro progetto. Nellattesa che si completi la parte burocratica della creazione della società, stiamo cercando di dare basi solide a questa nuova struttura ed in questo senso sono convinto che abbiamo fatto un primo passo molto importante».
«Sono contento della decisione che ho preso. apre la sua dichiarazione Pasquale Presutti Lottima impressione che mi ha dato il presidente Lucibello ed un ambiente che conosco sono le motivazioni che mi hanno spinto ad avvicinarmi a Firenze. Mi piace il programma che mi è stato prospettato e accetto questa nuova sfida con entusiasmo e voglia di fare.
Come ho accennato a Lucibello quando ci siamo stretti la mano, lamicizia con Mario Lodigiani ha sicuramente un peso in tutto questo. Sono convinto che anche il buon Mario, con il quale ero legato da una grande stima reciproca, da lassù sarà contento della mia scelta».
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