Lazio Rugby retrocessa dopo 11 anni
Zero vittorie in 16 partite, una media di quasi 40 punti subiti a partita ma quasi 24 segnati. Una Lazio che subiva tanto ma che segnava anche tanto, questa la giovane squadra di De Angelis che dopo 11 anni di permanenza nel massimo campionato retrocede in Serie A matematicamente con due giornate di anticipo dopo la sconfitta rimediata sabato a Calvisano per 50-28 dopo un primo tempo alla pari che ha visto i Biancocelesti andare in vantaggio 14-0 dopo 12 minuti.
Un verdetto atteso dopo l’ultimo posto della scorsa stagione a retrocessioni annullate e un ultimo posto di due stagioni fa quando il campionato è stato sospeso per covid a metà stagione. Parla ora il Presidente laziale Alfredo Biagini, un comunicato che non nasconde l’incertezza per il futuro prossimo: “la pianificazione del futuro deve anche tenere conto di quelli che sono i programmi federali perché tutti i club e soprattutto il nostro dovranno confrontarsi con il progetto del presidente Innocenti di ridurre a 6 il numero delle squadre partecipanti alla prima divisione e di rendere la massima serie impermeabile alla retrocessioni e alle promozioni”.
Questo il virgolettato integrale dal comunicato del club.
“La partita di oggi ha decretato la nostra retrocessione dopo undici anni di permanenza nella prima divisione" ha dichiarato il Presidente della Lazio Rugby 1927 Alfredo Biagini "Eravamo ovviamente consapevoli che non era questa la partita che avrebbe potuto consentirci di riaprire la lotta per la salvezza. Abbiamo perso occasioni importanti nel corso di tutto l'anno e soprattutto nelle ultime partite contro le Fiamme Oro e contro il Mogliano. In fondo se guardiamo i risultati sono proprio le due partite con Mogliano ad aver determinato la nostra retrocessione. Credo che sia un peccato che questa squadra abbia concluso la propria esperienza con un risultato così negativo, anche oggi hanno dimostrato di essere un buon gruppo a cui senz'altro è mancato qualcosa in termini di esperienza e di capacità di gestione della partita. D'altra parte per tutto l'anno non siamo stati in grado di impiegare tre dei quattro giocatori stranieri tesserati ad inizio stagione. E' ovvio comunque che questa può essere una recriminazione ma non una giustificazione”.
“Nello sport i risultati vanno accettati e così come per tanti anni siamo stati felici di conservare la categoria quest'anno non possiamo che prendere atto della nostra sconfitta. Adesso è il momento di pensare ad un programma per il nostro futuro con la serenità che si deve avere in questi momenti e con la consapevolezza di aver costruito un buon gruppo di giocatori. E' chiaro peraltro che la pianificazione del futuro deve anche tenere conto di quelli che sono i programmi federali perché tutti i club e soprattutto il nostro dovranno confrontarsi con il progetto del presidente Innocenti di ridurre a 6 il numero delle squadre partecipanti alla prima divisione e di rendere la massima serie impermeabile alla retrocessioni e alle promozioni. E' chiaro che un conto è partecipare al campionato di Serie A per ambire a tornare nella massima serie un altro è partecipare ad un campionato fine a se stesso e che ovviamente non può certo rivestire il valore di campionato idoneo ad attribuire un titolo, considerato che impostato in questo modo sarà comunque un campionato di terzo livello considerando anche le franchigie. Ringrazio ancora i giocatori e lo Staff per l'impegno che hanno dimostrato nelle ultime gare, che non era scontato e mi auspico che faranno altrettanto nelle prossime due per onorare il campionato e il nostro Club".
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