RWC 2027, Melbourne non ospiterà partite
Lo stato di Victoria ha negato la disponibilità per le partite del Mondiale
A due anni di distanza dalla Rugby World Cup 2027 in Australia, World Rugby ha iniziato a sondare il territorio per valutare gli impianti che ospiteranno la gara inaugurale e la finale.
La finale si giocherà a Sydney
Per la finale la scelta potrebbe ricadere quasi certamente sullo Stadium Australia di Sydney, costruito per le Olimpiadi 2000, è ufficialmente l'impianto disponibile più grande in vista della RWC 2027. Con i suoi 83,000 posti è il più adeguato ad ospitare la finale.
L'impianto di Sydney detiene inoltre il record di spettatori registrati per una partita di rugby internazionale: il 15 luglio 2000, in occasione della sfida di Tri Nations tra All Blacks e Australia ci fu un affluenza di 109,874 spettatori.
Gara inaugurale (forse) a Perth
Per la cerimonia e la partita inaugurale, in programma il 1° ottobre, probabile World Rugby e il Rugby Australia abbiano in mente una sede diversa da Sydney. La prima scelta sarebbe l'Optus Stadium di Perth, nell'Australia Occidentale. Lo stadio ha una capacità di 65,000 posti.
Melbourne fuori dalle sedi, decisione statale
Lo Stato di Victoria, secondo la News Corp, avrebbe ritirato la disponibilità a far giocare le partite a Melbourne. La scelta sarebbe una “futile” protesta contro l'esclusione dei Rebels dal Super Rugby.
Questo esclude di conseguenza la possibilità di giocare i match al Docklands Stadium (53,000 posti), al Melbourne Rectangular Stadium (33,000 posti) e il gigantesto Melbourne Cricket Ground, che con i suoi 100,000 posti, era uno dei candidati ad ospitare la fase finale del Mondiale.
La situazione Rebels
In merito alla questione Rebels la dirigenza della squadra ha già avviato un'azione legale contro il Rugby Australia per la mancata visione dei libri contabili e disparità di trattamento. Per i Rebels è stata infatti avviata la procedura di fallimento lo scorso febbraio, dopo che la società ha fatto registrare perdite per 54 milioni di dollari.
La Federugby australiana ha successivamente respinto l'analisi di mercato fatta dalla cordata che avrebbe dovuto rilevare la proprietà della squadra, guidata da Leigh Clifford ex presidente della compagnia aerea Qantas.