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Chiarito che I Dogi al novanta  per cento si faranno (vedi articolo precedente), proviamo ad analizzare i nomi in predicato di assumere i vari ruoli nelle franchigia veneto/federale.

Per il ruolo di allenatore capo i nomi che circolano non sono molti. La Fir, come per le Zebre, gradirebbe uno staff tutto composto da italiani. Il che potrebbe escludere, ma solo in via teorica,  un nome come quello di Craig Green ex Calvisano, ex Treviso, che da allenatore della Nazionale U20 non ha avuto particolare fortuna, ma che è apprezzato sia in Veneto che da Gavazzi. Se stiamo ai soli italiani i nomi si limitano a Umberto Casellato, attuale assistant coach delle Zebre. Casellato è già sotto contratto con la Fir, è di Treviso e ha lasciato un ottimo ricordo di sé a Rovigo. Inoltre non è un mistero che il ruolo di assistente di Cavinato, alle Zebre, gli va alquanto stretto. Resta da capire se la Fir è disposta a liberarlo o se intende prioritario l’impegno preso – da entrambe le parti -  a inizio stagione. Gavazzi non ama cambiare i cavalli in corsa e questo potrebbe essere l’handicap più grosso per il passaggio di Casellato da Parma ai nuovi Dogi.

In alternativa, il nome potrebbe essere quello di Massimo Brunello, attuale allenatore dell’U20 azzurra, già coach del Rovigo, dove però quest’estate gli hanno preferito la coppia De Rossi-Frati. Brunello è un tecnico federale e al Battaglini, la scorsa primavera i tifosi gli dedicarono un famoso striscione che diceva "Presidente una sola richiesta: ubriacaci di Brunello". L’ubriacatura potrebbero riceverla ora con Brunello alla guida della franchigia veneta. 

Mischia: i nomi in pista sono quelli di due o tre ex uomini di prima linea della Nazionale: Carlo Orlandi, allenatore della mischia dell’Italia fino all’arrivo di Jacques Brunel. Orlandi, tuttora inserito nei quadri federali, sarebbe ovviamente gradito anche in federazione, da dove  deve necessariamente arrivare l’ok. In alternativa c’è Andrea Moretti, altro tallonatore, attuale capo allenatore del Petrarca, ex allenatore della mischia degli Aironi, quindi con buona esperienza di Celtic League. In Fir c’è chi spinge anche per lui.

Trequarti: se il capo dovesse essere Green, il ruolo di allenatore dei trequarti potrebbe andare a Brunello, oppure restare più sfumato. In tal caso, Philippe Berot, attuale allenatore della linea d’attacco della Nazionale, potrebbe assumere il ruolo di consulente part time, collegando il suo lavoro a quello di Brunel. In federazione magari gradirebbero. Nella partita potrebbe entrare anche Roland De Marigny, ex apertura della Nazionale, attualmente all’Accademia di Parma. Fuori gioco Troncon, che dovrà guidare l’U20 al Mondiale del 2015 in programma in Italia. Una piccola chance, invece, per Cocco Mazzariol, allenatore del Mogliano.

General Manager (Direttore Sportivo): è uno dei ruoli delicati dell’operazione. Il più accreditato è Andrea Duodo, trevigiano, attuale manager della Nazionale Emerging, posizione che si sposa benissimo con l’impegno in una delle due franchigie. L’alternativa potrebbe essere, buttiamo lì,  Federico Fusetti, uomo dalle molteplici competenze: tecniche, mediatiche, organizzative (è attualmente il responsabile del settore giovanile del Petrarca).

Presidente: dovrebbe andare a un figura super partes, rispettata in tutta la regione: due nomi con caratteristiche diverse, Andrea Rinaldo, ex giocatore della Nazionale, ex presidente del Petrarca, consigliere federale e membro dell’Erc, l’ente organizzatore delle coppe europee. Oppure Zeno Zanandrea, di Treviso, già vicepresidente della Fir, attuale rappresentante italiano nella FIRA.

 

Se son rose fioriranno, poche ore e molte incognite dovrebbero essere svelate.  

 

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