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Nasce l’European Champions Cup , promossa dai rappresentati delle sei federazioni del Sei Nazioni e da quelli della LNR (Lega Nazionale francese), della Premiership e della Regional Rugby Wales (le franchigie gallesi). Il termine “European” è stato voluto dall’IRB che temeva l’apertura della competizione, in futuro, alle squadre sudafricane o a quelle di altri nazioni. Così il torneo è stato circoscritto all’Europa.

·L’ERC viene sostituta dalla European Professional Rugby Clubs (ERPC) con sede a Neuchatel in Svizzera, territorio neutrale e con vantaggi fiscali. L’organismo avrà un presidente indipendente, un direttore generale e tre vicepresidenti, espressione delle tre leghe professionistiche

·Il torneo non si chiamerà più Heineken Cup, ma sarà sostenuto da sei sponsor. Per il momento sono stati presi contatti con la Heineken stessa, la Fedex, la Renault e altri.

·Al torneo prenderanno parte 20 club: sei della Premiership, sei del Top 14, e sette del Pro12 (le prime quattro di ciascuna federazione di Irlanda, Galles, Italia e Scozia, più tre). La ventesima scaturirà dal barrage fra le settime della Premiership e del Top 14, da disputarsi a metà maggio.

·All’attuale Challenge Cup parteciperanno 20 squadre, le rimanenti 18 di Premiership, Top14 e Pro12 più le due qualificate di un torneo  da disputare in settembre (sotto l’egida della Fira) e al quale prenderanno parte in linea di massima  italiane, portoghesi, spagnole, rumene, georgiane e russe. La formula di questa competizione è internamente da definire , potrebbero esservi ammessi i club come le selezioni.  L’Italia potrebbe avere due posti e importante sarà definire il ruolo dei permit players in modo da coinvolgere tutto il movimento ed evitare di mandare allo sbaraglio, come in passato, due formazioni destinate a subire pesanti punizioni.

·BskyB e BT che nei passati dodici mesi hanno combattuto una feroce battaglia per il possesso dei diritti del torneo principale, si divideranno la trasmissione delle partite secondo un accordo che sarà rivelato in questi giorni.

·La ripartizione degli introiti verrà fatta per torneo di appartenenza: al Pro12 spetteranno inizialmente 20 milioni di €, da dividere per le quattro federazioni che vi partecipano. Per l’Italia significa una cifra intorno ai 5 milioni, poco più di adesso.  Il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, ha dichiarato che l’Italia non sottoscriverà il nuovo accordo se a conti fatti, l’Italia non riceverà lo stesso trattamento della Scozia.

 

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