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Il Cus Genova è salvo. Perde 33 a 20 ( 5-=0) il ritorno dello spareggio con il Romagna, ma i numeri sorridono al XV genovese e condannano alla serie B i rivali: 65 a 50 il computo dei punti in aggregato e 9 a 7 le mete realizzate.

Le prime testimonianze a caldo parlano di “Sofferenza mortale” e di “Battaglia d’altri tempi”. Il bollettino medico lo fa presagire. Andrea Gerli finisce all’ospedale per una ginocchiata in faccia (ma è stato prontamente dimesso); S’è infortunato Giacomo Bertirotti; Stefano Bordon ha preso il rosso. A un certo punto della partita il Cus s’è trovato con due uomini in meno per altrettanti cartellini gialli. Il vantaggio dell’andata (7 mete a 2, + 28 punti) da difendere con le unghie e con i denti, contri gli avversario che caricavano come bufali. Il, alla fine, Cus torna a Genova non tanto sano, ma sicuramente salvo. Onore ai ragazzi di Bordon che con un finale di stagione molto positivo sono riusciti a raddrizzare che a febbraio sembrava quasi compromesso.

L’ultimo “chilometro” a Cesena s’è rivelato un impegno molto duro di quanto il largo successo di una settimana fa potesse fare supporre.

I chili della mischia romagnola hanno creato molte difficoltà alla prima linea genovese. La squadra di casa l’ha messa sul fisico, per trasformare poi la partita in una battaglia di nervi. Che sono puntualmente saltati un po’ a tutti. Anche il Romagna ha finito il match in 14 e ha dovuto salutare la massima serie.

Serie A che l’anno prossimo sarà composta da 4 gironi territoriali di 6 squadre ciascuno. Per il Cus Genova si prospetta il derby con il Recco, che pur vincendo contro i Lyons Piacenza, non è riuscito a centrare la finale per l’Eccellenza.

Ma questa è un’altra storia e ci sarà tutto il tempo per godersi la sfida tutta ligure in Serie A.

 

Foto Matteo Ceschina

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