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Poco prima dell'inizio del Guinness Pro 12 abbiamo fatto una bella chiacchierata con il capo allenatore delle Zebre Rugby Andrea Cavinato.

Andrea, due volte Campione d'Italia con Calvisano nel 2005 e nel 2012, ha allenato tutte le Nazionali giovanili e la Nazionale emergenti ottenendo ottimi risultati, dalla scorsa stagione è il capo allenatore delle Zebre.

 

Ciao Andrea a due giorni dall'esordio contro Cardiff, come è andata la preparazione estiva e cosa ti aspetti?

"Sono in parte soddisfatto. Sono sicuramente soddisfatto per il lavoro svolto dalla squadra durante gli allenamenti, per la programmazione. Sono molto soddisfatto del ritiro a Castelnovo nè Monti, ringrazio la comunità per l’accoglienza e la grande qualità delle strutture che abbiamo trovato.

Non sono assolutamente soddisfatto per le amichevoli svolte, non tanto per l’impegno della squadra e dei giocatori che è stato di alto livello quanto perché non siamo riusciti in queste due partite a tenere un ritmo alto e un livello di gioco adeguato a quello che ci troveremo ad affrontare domenica contro Cardiff. Non solo per problematiche nostre quanto per il fatto che si sarebbe potuto e dovuto applicare la regola del vantaggio con più qualità e costanza. Non siamo riusciti a dar ritmo alle partite mentre invece siamo riusciti ad avere degli impatti fisici importanti e testare quest’aspetto.

Alcuni parametri: una partita di Celtic delle Zebre ha dai 34 ai 37 minuti di gioco effettivo,  contro Calvisano abbiamo avuto 27 minuti e 40 di gioco effettivo, contro solo 24 e 50. Nelle ultime partite di PRO12 abbiamo preso dai 9 ai 12 calci di punizione con arbitri stranieri, in  amichevole abbiamo preso 16 calci di punizione, 3 gialli e 1 rosso.

Insomma non sono soddisfatto del minutaggio che abbiamo ottenuto, le partite che abbiamo disputato sono state troppo spezzettate, non hanno avuto il ritmo che ci serviva".

 

Le Zebre la passata stagione hanno raggiunto il traguardo delle 5 vittorie e 2 pareggi, il tuo obiettivo sicuramente sarà fare meglio, quali sono le squadre da battere per te?

"Fare meglio è già un obiettivo ambizioso e non sarà facile soprattutto nell’anno pre Mondiali perché tutti i giocatori non appena annusano la possibilità di essere inseriti nella rosa alzano notevolmente il loro livello prestazionale.

Bisogna aspettare un attimo e vedere le prime partite per capire se le squadre che si sono rinforzate lo hanno fatto con qualità o meno, indubbiamente credo che le prime quattro dell’anno scorso possano essere ancora le regine di questa PRO12. Dopo che in questo momento abbiamo visto Munster (beffata di 1 punto in casa da Edinburgh) prendere 60 punti a 0 da Gloucester, è vero che sono andati li con diversi giovani ma quando dovrà gestire i test match della nazionale e il 6 Nazioni si ritroverà un po’ nella stessa condizione. Lo stesso discorso potrebbe valere anche per Leinster.

Si sono rinforzate bene Cardiff, Newport e Connacht (che ha preso Bundee Aki e Mils Muliaina) ha perso Parks ma ha la mischia più forte del campionato…..

In ogni caso dobbiamo aspettare 2 o 3 turni prima di fare delle previsioni un pò più assennate".

 

Nell'anno del mondiale sarà complicata la gestione della rosa dei giocatori a causa degli impegni della nazionale, come ti comporterai?

"Diversi “senatori” del rugby italiano godranno di un minutaggio concordato con la Federazione sino ai test match di novembre….chiamarli senatori lo trovo anche un pò riduttivo, anzi parlerei di giocatori che ancora adesso hanno una grandissima qualità e dimostrano di avere più qualità degli altri. Aguero, Bortolami, Geldenhuys, Mauro Bergamasco e Orquera sino ai test di novembre avranno un minutaggio prestabilito dopo di che in base agli eventuali infortuni e al rendimento durante i test il minutaggio potrà aumentare o diminuire.

Un gruppo di avanti sta facendo un lavoro specifico con Ciccio De Carli sui punti di incontro, mentre i 5 nostri calciatori stanno lavorando con Philippe Berot e questo tipo di lavoro concordato non è ad uso e consumo esclusivo della Nazionale ma è molto efficace anche per le Zebre. Quello che vuole Jacques (Brunel ndr) è molto simile al gioco che vogliamo fare alle Zebre per cui non penso sia corretto continuare a parlare di una frattura tra la Nazionale e le franchigie.

La collaborazione tra le Zebre e la Nazionale è di gran qualità e credo che lo sia anche quella tra Treviso e la Nazionale…anche perché Giovanni Sanguin, il preparatore atletico dell'Italia che ha condiviso con me gran parte della sua carriera (dalle Nazionali Giovanili a Calvisano), è sempre un paio di giorni da una parte e un paio di giorni dall’altra ed è molto in sintonia con i preparatori atletici sia di Zebre che Benetton.

Permettimi un inciso, il lavoro tra la Federazione e le franchigie sta andando per la via giusta, ora si cerca anche di "avvicinarsi" e collaborare con le società dell'Eccellenza per far crescere tutto il movimento...bisogna avere la pazienza di vedere i frutti del lavoro svolto".

 

Cosa pensi dei giovani di oggi che riescono ad entrare nei team di Pro12 (Benetton e Zebre)? Com'è il loro atteggiamento rispetto ai giovani di qualche anno fa?

"A inizio carriera in Under 20 e a Calvisano ho avuto la fortuna di lavorare cons Sergio Parisse, Castro, Andrea Marcato, Pavanello, Ale Zanni mentre nelle selezioni regionali ho allenato Mauro e Mirco Bergamasco..tutti loro avevano un approccio con più entusiasmo e sopratutto sapevano ascoltare i consigli degli allenatori e anche dei "vecchi".

I giovani di ora fanno più fatica ad ascoltare i consigli dei "veci" , devono anche riportarsi maggiormente ai fatti del campo non "alle carte"...cioè la bravura si misura sempre in campo non con le parole spese da altri. Non basta poco ad arrivare in alto, anzi si costruisce la propria carriera giorno per giorno e anno per anno con fatica e sacrificio.

Insomma non bisogna pensare di avere consolidato una posizione mentre, come dico io, "si hanno ancora le valige alla stazione"...altri ragazzi che invece sono arrivati senza grosse aspettative, "quasi per caso" si stanno giocando fino in fondo le loro chance di sfondare e stanno facendo molto bene".

 

"Un ultimo pensiero...dobbiamo capire che non siamo diversi dagli altri sport, non siamo migliori, neppure nobili o professorini...anche a casa nostra i problemi ci sono e l'esempio è che non abbiamo vinto e vinciamo abbastanza per cui dobbiamo fare un bagno di umiltà e rimboccarci le maniche e continuare a lavorare duramente tutti assieme!".

 

Grazie mille Andrea e un grosso in bocca al lupo

"Crepi e grazie a voi"

 

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