Rassie Eramsus al termine della finale "Ci sono stati giorni in cui Siya non aveva cibo"
Alla fine il campo di Yokohama ha parlata, a vincere il Mondiale è stato il Sudafrica, per la terza volta nella propria storia. Gli Springboks sono la prima squadra dell'emisfero sud a vincere si a il Rugby Championship che il Mondiale nello stesso anno. Un'impresa che non è riuscita nemmeno agli All Blacks.
Alle parole di delusione di Eddie Jones (alla sua seconda sconfitta in finale) si contrappongono quelle di gioia di Rassie Erasmus:
Eddie Jones: "Non so perchè non abbiamo giocato bene oggi. Abbiamo calciato pietre per quattro anni, e di certo questo non è facile. Eravamo arrivati qui per diventare la prima squadra al mondo, ma saremo ricordati come la seconda."
"Ad ogni modo sono orgoglioso della squadra, dell'impegno e del lavoro svolto, per come sono scesi in campo. Purtroppo questo non è bastato"
"L'unica cosa che mi importa ora è bere qualche birra. E poi domani. E poi anche lunedì"
Rassie Erasmus arriva alla vittoria Mondiale alla sua prima Coppa del Mondo: "Ho vinto la Coppa del Mondo al primo anno di partecipazione. Quella prima partita (con gli All Blacks, ndr) ci è servita a gestire meglio la pressione. Siamo stati terribili quella settimana, eravamo tesi, ma da lì abbiamo imparato a gestire i quarti di finale e la semifinale".
E poi parla di come nascere in Sudafrica sprona le persone al riscatto: "Ci sono giorni in cui non sai se avrai cibo, se andrai a scuola, se avrai delle scarpe da indossare. Vedo Siya, ci sono stati giorni in cui lui non aveva cibo. Oggi è il capitano di questa nazionale e ha vinto la Coppa del Mondo".
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Foto NewStraitsTimes
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