Giamba Venditti su nazionale di rugby e alimentazione
Giovanbattista “Giamba” Venditti, 27 anni compiuti da poco e quasi 40 caps in maglia azzurra. Non è tra i convocati per la prima sfida alla Scozia ma scenderà in campo sicuramente con Australia e Fiji. In raduno per il Tour sotto l’equatore accetta di scambiare quattro chiacchiere con Rugbymeet.
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Che aria si respira nel gruppo?
Un’aria pulita e salubre, direi. Siamo carichi e determinati, abbiamo voglia di metterci alla prova e di verificare i nostri progressi. Un anno con Conor O’Shea è stato un anno sicuramente importante, ci ha trasmesso fiducia e voglia di esplorare i nostri limiti. Sarà una strada in salita, ne sono e ne siamo consapevoli, ma il clima è veramente cambiato. I frutti del lavoro del nuovo staff cominciano a farsi vedere. Per il momento solo nel clima interno alla squadra, come è naturale che sia. Ricominceremo dalla Scozia, che è la Nazionale contro cui abbiamo chiuso il nostro ultimo Sei Nazioni. La voglia di voltare pagina è tanta. -
Scozia, Fiji, Australia, tre avversarie di livello, tre partite che si annunciano…?
Durissime e complicate. Non solo per il valore delle avversarie, che comunque è notevole. Ma anche per le condizioni ambientali. Farà molto caldo, con tassi di umidità molto elevati, noi siamo a fine stagione, e le nostre tre contendenti amano tutte muovere la palla. Da ogni punto del campo e in qualsiasi situazione tattica. Sarà un trittico all’insegna del sacrificio e del grande lavoro. -
Nello specifico, in quale misura è sensato parlare di benefico effetto O’Shea sull’Italia ovale?
Con lui stiamo acquisendo consapevolezza di quanto facciamo e di quanto tentiamo di fare. Ognuno di noi è responsabilizzato al massimo, prendiamo decisioni e ne valutiamo la sensatezza sulla base dell’analisi del risultato ottenuto. È un processo complesso ma fondamentale. Deciso, agisco, magari sbaglio, ma da quell’errore traggo importanti insegnamenti che mi guideranno nella futura scelta. Meglio così che limitarsi semplicemente a eseguire… -
Venditti e il Pro 12, l’anno prossimo ancora Zebre?
Il mio è fra i contratti non in scadenza. Quindi la mia permanenza nella franchigia di Parma è un dato scontato. -
Nella speranza di un campionato e di un anno…
Meno difficili di quelli passati. Anche se, devo dire, nelle difficoltà il gruppo ha trovato una sua precisa identità, si è ritrovato, quasi scoperto. Sapevamo di andare in battaglia armati di stuzzicadenti contro truppe corazzate, ma non ci siamo mai sottratti, non siamo mai venuti meno, ci abbiamo sempre messo la faccia. E non per una banale e scontata questione di contratto. Posso dire con orgoglio che, in più di un’occasione, abbiamo fatto cose che assomigliano a miracoli. Ovviamente in ognuno di noi c’è la speranza che le cose, soprattutto fuori dal campo, funzionino meglio in futuro. -
Dottor Giovanbattista Venditti, laureato in Scienze dell’alimentazione con una tesi su?
Sugli aspetti socio culturali del cibo -
Per un futuro professionale nel campo della nutrizione sportiva?
Non esattamente. Mi sono iscritto con l’idea di imparare cose di cui avevo solo una percezione molto vaga e per niente scientifica. Ora ho competenze che probabilmente userò e che hanno di fatto arricchito il mio personale bagaglio culturale. Quanto a un futuro professionale, sinceramente, non saprei dire. Non ora quantomeno. -
Intanto sta per cominciare una collaborazione con Rugbymeet, di cosa si tratta?
Preparerò una serie di schede nutrizionali a uso degli atleti in attività, distinguendone i contenuti per periodo dell’anno e della stagione agonistica. La prima uscirà a metà giugno. -
Laurea a parte, ma restando in tema, qual è il suo piatto preferito, diciamo “da atleta in attività”?
Adoro la bistecca di tonno ( Proteine) leggermente panata e appena scottata in padella con abbondante guarnizione di pistacchi e mandorle. -
E il piatto preferito di Venditti, quelle rare volte che non agisce e si comporta come un “atleta non in attività”?
Domanda dalla risposta scontata se posta a un abruzzese. Arrosticini ( Proteine)! Cos’altro? E in quantità industriale, altrimenti che gusto c’è a sbracare?.
Prossimamente saranno a online du Rugbymeet 5 schede di alimentazione per il rugbista realizzate dal Dottor Giovanbattista Venditti e 5 schede di preparazione atletica realizzate dal preparatore atletico della Nazionale Giovanni Sanguin. Stay tuned!
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Foto Alfio Guarise