Prisciantelli delle Zebre e Leinster: il meglio dell'URC
Il torneo riparte: le 6 cose da ricordare dei primi 6 turni
Dopo un mese di sosta per le Autumn Nations Series, venerdì e sabato riprende lo United Rugby Championship con la settima giornata. Dove eravamo rimasti? Gli organizzatori lo ricordando con un comunicato intitolato "Sei cose che abbiamo imparato dei primi sei round di Bkt Urc". Fra queste per l'Italia non c'è la corazzata Benetton, ma l'estremo/apertura argentino Geronimo Prisciantelli delle piccole Zebre. Eccole.
1) Leinster dominatore
Reduce da tre anni senza vittorie è chiaro l'obiettivo del Leinster. Ha vinto tutte le 6 partite giocate, conquistando 29 punti su 30, mettendo 6 punti di distacco in cima alla classifica dai campioni Glasgow Warriors. Lungo la strada la squadra di Leo Cullen ha segnato 185 punti e 28 mete e ha impressionato nel lavoro difensivo sul breakdown conquistando 43 turn over. La domanda ora è: da qui possono spiccare il volo per vincere il loro primo trofeo dal 2021? «Abbiamo bussato alla porta e fallito per tre anni consecutivi, vivendo giorni tristi» ammette il capitano Caelan Doris. Finiranno?
2) Sudafrica terra proibita
Vincere in Sudafrica resta un'impresa. Sette delle otto partite disputare finora lì sono state vinte dai padroni di casa sui rivali europei. Perciò la vittoria di Glasgow sui DHL Stormers 28-17 a Stellenbosch è da ricordare. Le franchigie sudafricane si sono rivelate quasi imbattibili in casa e hanno vinto 6 dei loro 12 match in trasferta, con doppiette dei Vodacom Bulls e degli Emirates Lions.
3) Geronimo la rivelazione
L'estremo delle Zebre Geronimo Prisciantelli è stato sicuramente uno dei giocatori che si è più distinto in questi 6 turni di URC. E il suo nome, Geronimo, oltre a fare la gioia di chi titola gli articoli, dà un tono ancora più eroico alle sue imprese sportive. Il versatile trequarti argentino ha fatto più corse palla in mano (carries, 102) di ogni altro giocatore, è secondo solo a Mike Henley del Muster per metri fatti (370 a 377). Nato a Buenos Aires, ha rappresentato il suo Paese a livello di Under 20 e Seven, ha fatto apparizioni con l'Argentina XV, è passato dal Club Atletico San Isidro ai Jaguares prima di approdare alle Zebre nel 2022. A 25 anni ha ottenuto successo con la squadra italiana e ha messo il suo marchio sull'URC partendo titolare tutte e 6 le partite.
4) Benvenute vittorie gallesi
È stato un autunno duro per il Galles di Warren Gatland, ma c'è motivo di rallegrarsi sul fronte dei team regionali con due squadre ai vertici della classifica dell'URC. A guidarle sono gli Scarlets di Dwayn Peel con 3 vittorie e un pareggio su 6 partite e molti giovani messi in mostra: i centri Eddie James e Macs Page, le ali Blair Murray e Tom Rogers, più il mediano di mischia Gareth Davies confermatosi competitivo dopo il ritiro internazionale. Un paio di posizioni indietro in classifica, ma con gli stessi punti, c'è il Cardiff, con la perla della rimonta vincente da 0-19 contro Ulster.
5) Record di pubblico
È stato centrato nella quarta giornata, quando una folla di 80.468 spettatori, la più grande nella storia dell'URC, ha assistito al derby irlandese al Croke Park. L'afflusso ha battuto i precedenti record del Judgment Day gallese (i due derby nello stesso stadio) del 2016 con 68.262, la finale 2023 a Città del Capo Munster-Stormers con 56.334, l'altro Leinster-Muster del 2014 con 51.700 spettatori all'Aviva Stadium che era il record per un match di regular season.
6) Aumento degli ascolti tivù
L'audience televisiva è in aumento. Del 10% nei primi quattro turni, nonostante il posticipo di quello dei derby sudafricani. In Irlanda l'audience è cresciuta del 129% per le partite live su RTE e del 44% su TG4. Aumenti notevoli anche in Gran Bretagna con S4C (+119%), Premier Sports (+22%) e BBC (+13%). Sky Italia e Super Sports (Sudafrica) hanno anch'essi dati in doppia cifra, ma l'URC non li fornisce.