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A Monigo gli Azzurrini ottengono la seconda vittoria a questo Sei Nazioni, con aperte adesso le speranze di fare la storia e centrare il terzo successo nella prossima sfida con il Galles. Da Treviso ecco le parole di coach Massimo Brunello:

"Un'altra serata memorabile, già ad inizio settimana sapevamo della corsa ai biglietti e giocare di fronte ad un pubblico così numeroso e così caldo è qualcosa che a questi ragazzi, ma anche a noi dello staff, ha regalato qualcosa di magico, che dovevamo in qualche modo restituire, cosa che abbiamo fatto giocando un grande match", le parole del tecnico degli Azzurri in sala stampa.

"Il risultato finale non è forse completamente veritiero, oltre alle tre mete fatte credo potevamo farne altrettante se fossimo stati più freddi in alcuni passaggi in attacco", prosegue Brunello nella sua analisi. "I ragazzi sono stati solidi di testa dal primo all'ultimo minuto, a volte eccedendo in frenesia, ma sempre nel pieno controllo della partita. La Scozia avrebbe dovuto fare un miracolo oggi per batterci, e non credo di esagerare".

Una dedica speciale, in chiusura: "Jack Ferrari ha meritato il Player of the Match, ma lasciatemi dire che io oggi l'avrei dato anche a Rizzoli: una prestazione pazzesca la sua, placcaggi, ingaggio, corsa, presenza sui punti d'incontro. Una performance di altissimo livello, che mi sento di dedicare a due grandi piloni Azzurri venuti a mancare da poco: Tito Lupini e Maus Cuttitta, spero che la carriera di questo ragazzo possa meritare un confronto con questi due grandissimi uomini prima ancora che due grandissimi giocatori".

Sudato ma felice anche Giovanni Sante, il mediano d'apertura moglianese che con il suo 100% al piede, oltre che con la prestazione esibita, ha dato il suo contributo ad una vittoria destinata a pesare molto nell'economia del Torneo: "Aver messo a segno tutti i calci è per me un motivo di grande orgoglio, ma lo è ancor di più sapere di aver fatto fino in fondo il mio dovere a servizio della squadra", commenta il classe 2003.

"Abbiamo approcciato la partita con grande confidenza, sicuri che il nostro piano di gioco era quello giusto per metterli in difficoltà, e così è stato. Ora dobbiamo restare con i piedi per terra e pensare che in Galles sarà una battaglia, ma che possiamo farcela. Dedico questo risultato alla mia famiglia, ma anche al rugby italiano, che si merita di vivere soddisfazioni di questo tipo molto più spesso".

 

 

 

 

 

Foto Federugby

 

 

 

 

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