Cremona, una sessione autografi da quasi 300 caps
Cremona – Tre veterani dell’Italrugby, tre dei volti più noti della Nazionale, saranno i protagonisti della sessione autografi in programma domani alle ore 10.30 nella sede Cariparma di Corso Mazzini, a Cremona.
Un appuntamento aperto agli appassionati che il main sponsor della FIR, title sponsor della serie autunnale che sabato allo “Zini” di Cremona metterà il XV di Brunel davanti alle Fiji (ore 15, Sky Sport 2), ha voluto regalare agli sportivi cremonesi e che vedrà protagonisti capitan Sergio Parisse, Martin Castrogiovanni e Mauro Bergamasco, tre atleti che nel corso della propria carriera internazionale hanno conquistato l’incredibile somma di duecentonovantadue presenze con la maglia dell’Italia.
Proprio a Cremona, sabato contro Fiji, Parisse e Castrogiovanni potrebbero entrare a far parte della ristretta cerchia dei centurions, gli atleti che hanno disputato cento test match internazionali, mentre Mauro Bergamasco, veterano del gruppo azzurro di cui fa parte dal 1998, è a sua volta vicino al traguardo con novantaquattro apparizioni al proprio attivo.
“L’incontro tra Italia e Fiji è un’occasione importante per promuovere il rugby a Cremona che per la prima volta ospita un match internazionale di questa portata – ha dichiarato Nicola Generani, Direttore Territoriale di Cariparma Crédit Agricole. “L’evento rappresenta il giusto culmine di un anno che, sotto il profilo sportivo, ha visto Cremona protagonista grazie al titolo di città Europea dello Sport 2013. Crediamo che questa occasione di incontro con tre grandi giocatori del calibro di Parisse, Castrogiovanni e Bergamasco possa essere un modo divertente per favorire la conoscenza del rugby, uno sport meraviglioso che si contraddistingue per esprimere valori quali lealtà, rispetto delle regole, spirito di squadra. Come Cariparma ci sentiamo molto vicini a questi valori che fondano la nostra filosofia aziendale e rispecchiano il nostro modo di fare banca. Ci auguriamo che il nostro invito sia raccolto soprattutto dalle famiglie, perché il rugby e lo sport in generale rappresentano occasioni di crescita e stimoli educativi importanti per i più giovani ai quali cerchiamo sempre di riservare un occhio di riguardo”
Foto cortesia di Marco Dallara