Nel Top14 è Vannes mania: in vendita 9.000 abbonamenti, richieste per 50.000
La parabola della neopromossa conferma il campionato francese come Nba del rugby
Il Top14 francese è da tempo un campionato di un'altra categoria, "hors categorie", fuori categoria si direbbe nel ciclismo, rispetto al resto del mondo. Una sorta di Nba del rugby, unica realtà in grado di rivaleggiare i test match fra Nazionali. Un altro esempio di questo, dopo gli acquisti di mercato e i livelli di budget, è dato in questi giorni dal club promosso per la prima volta nel massimo campionato francese, il Vannes.
Vannes mania nel Top14
La prima squadra della Bretagna in Top14 è stata la prima a riprendere gli allenamenti il 10 luglio, per farsi trovare pronta a una sfida dove da neopromossa non vuole fare da cenerentola. Lunedì ha aperto al pubblico la campagna abbonamenti e la risposta è stata clamorosa. «Nel giro di qualche minuto - scrive il quotidiano l'Equipe - più di 50.000 persone si sono messe in lista d'attesa, provocando un problema nel server del servizio on line della biglietteria. Una volta riparato, i 9.000 abbonamenti messi in vendita sono andati bruciati in poche ore. Il club ha fissato questo numero di abbonamenti per permettere a tutti gli spettatori di avere la possibilità di acquistare il posto nell'arco di tutta la stagione. Così circa 3.000 biglietti saranno messi in vendita ogni incontro casalingo alla biglietteria dello stadio. E visto la Vannes mania scoppiata intorno alla squadra, lo stadio de la Rabine, che ha una capienza di 11.303 posti, sarà spesso tutto esaurito».
Budget aumentato di 7 milioni
Il settimanale RugbyRama-Midi Olympique fornisce invece alcuni dati economici dell'ultimo club approdato al Top14. «Il Vannes passerà nel giro di qualche settimana - scrive Marc Duzan - da un budget di 13 milioni di euro (quando giocava in ProD2, ndr) a uno di 21 milioni di euro. La quota dei diritti televisivi infatti peserà in tutt'altra maniera nelle finanze del club, sponsorizzazioni e partner commerciali sono allo stesso modo aumentati di molto. Il tetto salariale del club per i giocatori è passato da tre a sei milioni di euro, permettendo di ingaggiare veterani del rugby internazionale come il pilone Mako Vunipola, 80 cap con l'Inghilterra, o Santiago Medrano, altro pilone con 34 presenze nei Pumas».
Il confronto con l'Italia
I 13 milioni di budget del Vannes (ora diventati 21) per vincere il campionato di seconda divisione francese (ProD2) sono esattamente lo stesso budget avuto quest'anno dal Benetton per approdare ai quarti di finale dell'Urc. Con la differenza che in Francia quel budget è uno dei tanti, ed è pure basso rispetto alla big, in Italia è quello dell'unica realtà di vertice. Verso la quale si concentrato tutte le risorse di Federazione, sponsor e pubblico (nazionale e Zebre a parte). Un paragone avvilente, dimostra quanto sia ancora indietro lo sviluppo del rugby italiano.