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Il coach dell’Italia Conor O’Shea analizza la situazione attuale del rugby italiano, abbiamo oggi, grazie all’intervista fatta dalla Gazzetta dello Sport, la sua completa opinione sul movimento rugbistico in Italia, sulla Nazionale Maggiore e sui prossimi obbiettivi. Conor O’Shea inoltre si sbilancia giustificando convocazioni e conferma l’arrivo nel staff tecnico del sud africano Brendan Venter, notizia anticipata da noi di Rugbymeet più di un mese fa.
Riportiamo di seguito alcuni stralci della lunga intervista della Gazzetta dello Sport:

“Sono ancora più ottimista sul rugby italiano. Il potenziale è superiore a quel che pensavo. L'ho constatato nella tournée nelle Americhe di giugno e incontrando le società in queste settimane. Certo il lavoro da fare è enorme. Il movimento, per ottenere risultati, dovrà cambiare molto, a ogni livello. Ma ho notato disponibilità da parte di tutti, giocatori in primis. Sono loro al centro del sistema e sono loro a cui più dovremo dare. Se tutto fosse perfetto, vinceremmo sempre. Siamo ben lontani dal farlo, segno che le modifiche necessarie sono rilevanti. A cominciare dal mondo degli allenatori dove vedo una generale mancanza di professionalità. Con l'attuale situazione è impossibile essere al top. Eppure sono convinto che l'Italia, data l'estensione del territorio e il numero di abitanti, non sia potenzialmente inferiore a Scozia, Galles o Irlanda.”

Gli obbiettivi a breve termine della Nazionale Maggiore:
“Roma non fu costruita in un giorno: parlando di Nazionale, non dirò che conquisteremo il Sei Nazioni o la Coppa del Mondo. Ribadisco però che punto a far diventare questa squadra la migliore della storia azzurra. Molti penseranno: ecco un altro che promette l'impossibile. Sarà mia responsabilità dimostrare il contrario. Voglio vincere, tanto e subito: anche se all'inizio più che ai risultati guarderò al rendimento.”

Il commento sui giocatori convocati e non:
“Proverò McLean primo centro, voglio vedere Palazzani estremo, con un talento come Canna e un uomo d'ordine come Allan, il problema apertura è finalmente risolto, a n. 9 punto su Violi e su un Bronzini che a Treviso ha ben sfruttato gli acciacchi di Gori, Favaro è una forza della natura, in seconda e prima linea le alternative non mancano.”
Perché ha rinunciato a Venditti e a Odiete? “Perché li conosco già e voglio dare un'occasione a Buondonno e alla sua esplosività.”

Brendan Venter si aggiungerà allo staff azzurro:
“Col mio staff, al quale presto, almeno per l'autunno, si aggiungerà Brendan Venter, iridato con gli Springboks 1995 e amico che darà una mano per la difesa, lavoriamo a contatto con quelli delle franchigie. Almeno una volta alla settimana siamo insieme in campo o intorno a un tavolo. Visitiamo anche i club d'Eccellenza. Ho un quadro preciso delle potenzialità. Ripeto: sono abbondanti.”

Il CT Conor O’Shea conclude:
Non si parli di quel che ci manca, smettiamola di compatirci: valorizziamo quel che abbiamo. Il sistema Nazionale, franchigie, Eccellenza, Accademie è ben strutturato, dobbiamo operare meglio.”