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L’Odissea è finita male. Non quella omerica con il ritorno a casa dell’eroe, ma quella del Cus, che dopo due giorni passati in viaggio tra la Liguria e la Sardegna, in treno e in traghetto, rientra a Genova con un’altra amara sconfitta sul groppone.

La logistica ha inciso non poco sull’esito dell’incontro con il Capoterra, finito con la vittoria dei sardi per 37 a 14 (primo tempo 17 a 0).

Il quindici di Tedone ha tenuto molto bene il campo, un terreno pesantissimo, per circa mezzora. La mischia titolare ha fatto sentire il proprio peso e la buona prova dei tre quarti ha messo in apprensione gli avversari per oltre metà della prima frazione, caratterizzata da una prevalenza territoriale del Cus.

Al 25’ del primo tempo, la svolta. Negativa, la meta del Capoterra, che ha finito per dilagare nella parte finale del primo tempo, trovando una seconda meta inframmezzata da un preciso drop.

Con un bilancio così pesante al passivo, il Cus ha cercato di riaprire l’incontro nella ripresa, per evitare la quinta sconfitta consecutiva e cercando almeno un punto di bonus.

La missione è diventata impossibile anche a causa di un violento nubifragio che ha portato ai limiti della praticabilità il campo. Il Capoterra ha allungato subito il passo con una meta trasformata, un calcio piazzato e un’altra meta trasformata: 34 a 0. Vittoria in cassaforte e punto di bonus assicurato.

Solo a questo punto il Cus Genova è riuscito a rialzare la testa. Le mete di Salerno e Garaventa, entrambe trasformate dal rientrante Sandri, hanno dimezzato il punteggio finale, dal momento che i sardi tra le due mete cussine, hanno realizzato un drop.

Si chiude così il girone d’andata, partito alla grande con tre incoraggianti vittorie in casa e due assurde sconfitte in trasferta. Poi le cinque giornate più nere della storia recente del Cus, durante le quali gli universitari non sono riusciti a marcare nemmeno un punto di bonus.

La pausa invernale arriva quanto mai opportuna, anche se con un po’ di buon senso in più da parte delle alte sfere federali questa trasferta-odissea poteva essere evitata, giocando la partita a gennaio, quando raggiungere la Sardegna sarebbe stato sicuramente più agevole.

Di una domenica da dimenticare, rimane un bel gesto da ricordare: la solidarietà del Cus Genova nei confronti delle popolazioni colpite dall’alluvione di Olbia dello scorso novembre, con la consegna del team manager Roby Cadeddu al presidente del Capoterra dei fondi raccolti con  l’iniziativa “Belin Ajo’”.

Gli auguri di Buon Natale per il Cus sono d’obbligo. Ma soprattutto quelli di buon anno. 

 

ASD RUGBY CAPOTERRA   -  CUS GENOVA  37- 14 (pt. 17-0)
 
ASD AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Aru M; Pirastu R (64’ Geraci L, 74’ Pirastu); Baire G; Panetti A; Bousmina M; Anversa M; Queirolo M (79’ Ambu); Anouer Y; Macilius N; Pinna C; Sainas G; Ferrentino F (48’ Peddio R); Singh P; Codo S; Madge J;
Allenatore: Juan Manuel Queirolo
 
 CUS GENOVA: Sandri G; Gerli A (41’ Dappino); Cadeddu F; Barani I; Serpico G (61’ ); Salerno F; Gregorio P; Bertirotti G; Pallaro D; Maccari M; Dell’Anno F; Sotteri A (51’ Del Terra); Espasa M; Datti G; Avignone F; 
Allenatore: Tedone Rocco
 
Marcatori: 24’ mt Bousmina tr Anversa; 35’ drop Anversa; 38’ mt Pirastu, tr Anversa; 45’ mt Pirastu; 50’ cp Anversa; 56’ mt Aru M, tr Anversa; 59’ Garaventa L, tr Sandri; 74’ drop Anversa; 79’ mt Salerno tr.Sandri.
 
Arbitro: Meconi Federico di Roma.
Man Of The Match: Pirastu R. ( Capoterra )
Cartellini gialli: 19’ Dell’Anno; 40’ Sotteri; 64’ Singh P.
Cartellini rossi: 64’ Anouer Y.
Giudici di linea: Nobile A. – Chirnoawa G.
Note: Cielo coperto, pioggia leggera;
Spettatori: 400 circa

 

Foto Matteo Ceschina

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